Fiamme ed esplosioni tra i magazzini di stoccaggio di petrolio in Russia e Ucraina provocati dai missili lanciati dai droni
Il bilancio di vittime nella guerra tra Russia e Ucraina continua ad aumentare in modo drammatico, in modo particolare tra i civili che bersagliati di missili al di là del confine.

La strage avvenuta la settimana scorsa a Uman ha lasciato una cicatrice profonda considerando il gran numero di morti. Ma da ieri la situazione è nuovamente cambiata.
Ucraina e Russia, la guerra dei droni
Nel corso delle ultime ore sono scesi in campo in modo massiccio i droni che sia su un fronte che sull’altro hanno bersagliato depositi di carburante e di petrolio. I droni ucraini hanno colpito Volna, nei pressi del ponte di Crimea. Le forze di difesa ucraina hanno intercettato numerosi droni russi e hanno cercato una ulteriore controffensiva soprattutto dopo che i missili russi hanno colpito un grande deposito di carburante a Kropyvnytskyi.
Altre esplosioni a Dnipropetrovsk nei pressi di un grande magazzino che stoccava altro carburante.
Esplosioni e incendi
Si tratta di una ulteriore intensificazione dei combattimenti che probabilmente anticipa la controffensiva ucraina attesa per la fine di questa settimana. Una fase che segue la più vasta offensiva missilistica negli ultimi tre mesi da parte dell’esercito russo culminata con il drammatico bombardamento di Uman che ha fatto 23 vittime civili.
Altre vittime sono denunciate dal governo ucraino dopo l’attacco russo di Dnipropetrovsk. Si tratta in gran parte di operai.

La controffensiva
Gli ucraini hanno invece pesantemente danneggiato la linea ferroviaria di Bryansk, controllata dall’esercito russo. Due convogli merci che trasportavano armi sono deragliati. Impressionanti le immagini registrate a Volna con fiamme altissime e un denso fumo nero che si è sollevato dalle grandi cisterne di carburante distrutte.
L’agenzia di stampa russa TASS tuttavia ha smentito sostenendo che un semplice principio di incendio è stato causato da un drone abbattuto e caduto all’interno della struttura.
Per il suo contrattacco pianificato, Kiev avrebbe allestito una forza con migliaia di nuove truppe addestrate nelle basi occidentali e armate con centinaia di nuovi carri armati e veicoli corazzati forniti dall’Occidente. La Russia ha scavato pesanti fortificazioni lungo tutta la linea del fronte.