Telefonini a scuola: “Ecco cosa è cambiato dopo la circolare del Governo”

Daniele Grassucci di Skuola.net, spiega in esclusiva come è cambiata la situazione all’interno degli istituti scolastici, dopo la circolare del Governo

Più regole da parte delle scuole e maggior attenzione da parte degli studenti. La circolare del governo sull’utilizzo dei telefoni cellulari all’interno degli impianti scolastici, sta facendo effetto. “Registriamo un cambiamento importante – dichiara in esclusiva a Qnm.it Daniele Grassucci di Skuola.net, il portale che si occupa dei giovani che frequentano gli istituti scolastici – e un maggiore rispetto delle regole da parte degli studenti dopo la circolare emanata dal governo”. Secondo quanto riportato, prima dell’ultima circolare,  il 49% diceva che praticamente usava il cellulare anche durante le lezioni. Ora il quadro si è modificato. Nella metà dei casi, per evitare problemi, i dispositivi vengono usati in modo meno spudorato (40%) se addirittura non sono del tutto scomparsi da sotto il banco (10%).

Smartphone scuola
Cosa è cambiato dopo la circolare del Governo sugli smartphone – Qnm.it –

Cosa è cambiato nelle scuole?

“Già prima della circolare una metà delle scuole adottava dei provvedimenti per regolare gli smartphone nei vari istituti, però effettivamente i ragazzi usavano i telefoni per fini privati. Era molto diffuso disattendere le regole (molte volte neanche troppo pubblicizzate) e c’era un disinibito utilizzo dei telefoni in classe”.

Quanti ragazzi usavano in media i cellulari a scuola? E ora la media si è abbassata?

“Secondo i nostri sondaggi, prima della circolare, solo un ragazzo su sette non  usava uno smartphone a scuola durante le di lezione. Ora la situazione è decisamente cambiata. In oltre il 50% si è registrata una moderazione dell’uso: e sono tanti quelli che hanno deciso di non utilizzarli più”

Ma cosa è cambiato materialmente negli istituti?

“In alcune scuole, dove non c’era nessuna regolamentazione, sono stati scritti nuovi regolamenti. Che vengono rispettati con più attenzione. Le scuole che non hanno invece scritto nuove regole hanno comunque dato un’indicazione verbale ai ragazzi, che sono ora molto più attenti all’uso. Solo nel 25% delle scuole (che non avevano nessuna regola) non è cambiato nulla”

Ma come si comportano gli istituti? Ritirano i telefoni all’ingresso, hanno delle aree specifiche dove utilizzarli?

“Fare tutto questo avrebbe comportato dei costi molto alti per le scuole. Le misure sono sostanzialmente quelle di spiegare le regole di comportamento e farle applicare. Si registra, da quelle che sono le risposte che abbiamo avuto da studenti e insegnanti, una maggiore attenzione dei docenti, ma soprattutto un comportamento più responsabile dei ragazzi”.

Scuola
Grandi cambiamenti nelle scuole sull’uso dei cellulari – Qnm.it –

Il pensiero dei ragazzi è cambiato?

“Sono pochi ad essere favorevoli al bando totale o alle punizioni in caso di violazione delle regole: circa uno su tre. I ragazzi, come ovvio, vorrebbero utilizzare i telefoni, ma non per avere un vantaggio didattico: semplicemente per trovare un minimo di distrazione. I ragazzi della mia generazione si distraevano senza telefoni, figuratevi ora quelli che possono usarlo. Ma il problema della distrazione, a mio modo di vedere, non si elimina vietando l’uso dei cellulari”.

Ma quindi, alla fine, la circolare ha portato a grandi cambiamenti?

“La circolare ha avuto un effetto forte: ha portato le scuole che non lo avevano ancora fatto, a prendere provvedimenti e a stilare un regolamenti. Oggi sono davvero poche le scuole che sono rimaste insensibili a questo tema”.

Quali sono le punizioni che le scuole mettono in atto, in caso di violazione delle regole?

“Le punizioni previste sono note o sospensioni, nei casi più duri. Ma tutto è legato alla sensibilità della scuola”.