[galleria id=”7543″]
Maria Susana Flores Gamez è l’ennesimo esempio del fascino perverso dei boss del narcotraffico. Questa ragazza, giovane (solo 22 anni) e molto bella, è stata vittima della sua stessa voglia di diventare la pupa di un uomo che conta. Susana, dopo aver vinto il titolo di Miss Sinaloa 2012, porta d’ingresso per il concorso di Miss Messico, è rimasta uccisa in un conflitto a fuoco tra banditi del famigerato Cartello di Sinaloa e l’esercito di sicurezza nazionale.
Solo poche settimane fa eravamo qui a commentare l’arresto di Gabriela Ocando, miss del Venezuela coinvolta nei loschi affari di Daniel Barrera, boss del narcotraffico conosciuto come El Loco, Il Pazzo. In quella occasione avevamo constatato il legame forte tra malviventi e modelle nei Paesi del centro e sud America, quel desiderio di diventare la donna del capo piuttosto comune tra le giovani donne in cerca di fama, soldi e gloria. Purtroppo si tratta di una vita sempre in bilico sulla lama del rasoio, e a farne le spese è stata questa volta una ragazza di 22 anni.
Susana Flores Gamez, con quel suo viso angelico e un corpo che poteva portarla sulle passerelle di mezzo mondo, ha scelto la strada più facile e più rischiosa. Secondo la ricostruzione ufficiale, la Miss si è trovata invischiata in alcuni controlli che l’esercito stava conducendo nella zona di Salvador Alvarado, Sinaloa. Durante una perlustrazione gli agenti si sono avvicinati a un’abitazione sospetta, accolti a colpi di kalashnikov. I soldati hanno quindi risposto colpendo e uccidendo Susana, conosciuta come Susy, che gli investigatori ritengono fidanzata con un elemento di spicco del gruppo del boss El Chapo.
Un colpo per l’opinione pubblica, anche perché Susana Flores Gamez era molto conosciuta in Messico, non solo per aver vinto il titolo di Miss Sinaloa 2012, ma anche per aver portato a casa numerosi concorsi di bellezza e per aver partecipato a trasmissioni televisive. Una carriera in ascesa, la sua, stroncata però da quel legame perverso con uno dei più temuti Cartelli del narcotraffico, responsabile di stragi continue e violenze senza pari (come i recenti casi di uomini trovati uccisi e appesi a un ponte).