Che al mondo esistano studentesse pronte a concedersi in cambio di favori e denaro è cosa nota, nemmeno la notizia che le ragazze in affitto sono comodamente rintracciabili grazie a un sito scandalizza più nessuno. Per un gran numero di studentesse inglesi la tendenza negli ultimi anni è diventata proprio questa: cercare tramite il web uomini facoltosi – gli Sugar Daddy – che in cambio di compagnia si prendano cura di loro – le Sugar Baby – ad esempio pagando la retta universitaria, regalando un nuovo guardaroba, denaro, auto, case… Del resto il meccanismo sembra molto semplice: il miglior offerente propone un accordo, si stabiliscono le condizioni e reciprocamente si ottiene ciò che si vuole.
Con le rette universitarie che sono arrivate alle stelle, molte studentesse inglesi stanno trovando una soluzione ai loro problemi economici ”affittandosi” a facoltosi e maturi individui che acconsentono a dare loro denaro in quantità. In cambio di una relazione (con relativo contratto) c’è chi ha pagato anche con una casa, o con una vacanza. Il limite in effetti non c’è, perché l’accordo si firma prima dello scambio, e permette di definire immediatamente tutte le clausole del rapporto. Tutto inizia sul web, e il fatto di registrarsi con la mail dell’università pare sia garanzia di essere presto e sicuramente contattate.
E mentre per alcuni questo non è altro che il buon vecchio mestiere più antico del mondo, chiamato in un altro modo, per altri è solo un mutuo soccorso privo di implicazioni sessuali, un lifestyle, un modo per vivere concedendosi lussi altrimenti poco raggiungibili. E’ Samantha Sharratt, 29 anni, a dire, anzi a insistere che – tranne un’unica volta – lei ha sempre e solo dormito con i suoi ”Sugar Daddy”, in oltre dieci anni in cui è stata una Sugar Baby, e che solo per questo ha ricevuto fino a 5.500 euro al mese (oltre ad automobili, gioielli, outfit firmati, vacanze prestigiose, e persino un appartamento arredato). ”Potevo avere tutto ciò che desideravo in cambio di farmi bella per uscire con loro”, racconta. E in famiglia? ”Tutti sapevano che lo facevo, mio padre non voleva parlarne ma mia madre pensava fosse un’ottima idea”, conclude Samantha.
A confermare tale tendenza ci pensa pure il sito specializzato seekingarrangement secondo il quale, proprio dopo l’innalzamento delle rette universitarie nel 2012, ha registrato un deciso aumento delle iscrizioni, e i dati aggiornati parlano di almeno 4.5 milioni di utenti sparsi in 139 paesi. Le studentesse del Kent si piazzano al primo posto per numero di accessi, al secondo ci sono quelle di Cambridge, seguono Nottingham, Manchester, St. Andrews, Exter, Bristol e Leeds.