Studente attraversa gli Stati Uniti a piedi portando una croce

Junior Garcia con la croce in spalla

Esiste un detto secondo cui ognuno porta la propria croce sulle spalle, ma era difficile pensare che dalla metafora si passasse alle vie di fatto. E invece a sorprendere tutti ci ha pensato Junior Garcia, uno studente di college del Texas, che a 19 anni ha deciso di intraprendere un viaggio a piedi attraverso gli Stati Uniti portando in spalla una croce di legno, segno evidente della sua fede e del suo rapporto con il Signore. In missione per conto di Dio, si potrebbe dire.

La notizia è stata riportata dall’Huffington Post, che ha ricostruito la genesi di questa impresa all’apparenza folle e senza senso. Junior Garcia, da sempre profondo credente, ha avuto l’illuminazione mentre partecipava ad un incontro di giovani cristiani nella Oasis Church di Saginaw, nel cuore del Texas. E’ stato proprio lì che Junior ha preso la decisione finale: percorrere a piedi la distanza che separa la sua casa dalla capitale degli Stati Uniti, Washington. Non una semplice scampagnata o marcialonga, comunque.

Ad accompagnarlo per tutto il percorso c’è infatti una croce di legno alta 3 metri e 70 e piuttosto pesante, un modo per ricordare le sofferenze patita da Cristo sulla via per il Golgota. Esempio di devozione o semplicemente qualche rotella fuori posto? Lasciamo decidere a ognuno di voi, non prima di avervi riportato le parole di Junior: ”Quel giorno ho deciso di caricarmi sulle spalle la mia croce ed ho udito il Signore dirmi dove andare e come arrivarci”.

Il ragazzo non è certo uno spiantato: diplomato alla Lake Worth High School, in questi mesi è impegnato negli studi per diventare assistente medico, anche se ha dovuto interrompere la vita da studente per completare il viaggio verso Washington, che durerà complessivamente 37 giorni coprendo una distanza di 2.200 chilometri. Al suo fianco ci saranno sempre i genitori e i membri della sua chiesa Pentecostale, in una sorta di surreale processione in stile Gerusalemme a.C.

La meta ultima è la Casa Bianca, dove Junior poserà la croce e si chiuderà in preghiera: ”In questo modo voglio dimostrare che Gesù Cristo vuole una relazione personale con ciascuno dei suoi fedeli”. Arthus Blessitt, specialista delle camminate spirituali ormai dal 1969, in un’intervista alla BBC ha definito il ragazzo come ”un giovane meraviglioso”. Chi volesse unirsi alla processione può prendere il primo aereo per il Texas.