Si è spento a Roma Rino Icardi, storico giornalista sportivo, voce di Tutto il Calcio Minuto per Minuto. Il ricordo di Riccardo Cucchi

Riccardo Cucchi, il primo ricordo di Rino Icardi?
“Il primo ricordo è da ascoltatore. La sua voce, insieme a quella di tanti maestri di quegli anni, mi accompagnava spesso la domenica nell’ascolto della radio. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo e ho scoperto che dietro quella voce calda, affascinante, tipicamente radiofonica, c’era un professionista straordinario e un uomo incredibile, capace di insegnare a noi, che eravamo più giovani, cosa fare dietro davanti un microfono”
Lei che rapporto aveva con lui?
“Io lo ammiravo. Mi capitava di ascoltarlo in redazione, mentre lavorava: mi mettevo dietro il microfono e provavo a rubare il suo ritmo, i suoi termini, la sua capacità espressiva e pensavo tra me e che sarebbe stato bello essere come lui: appassionato, caldo, sicuro al microfono”.
Il momento più bello vissuto insieme?
“Mi lega a lui un ricordo straordinario. A Los Angeles, nelle mie prime Olimpiadi da inviato, dovetti raccontare la finale del fioretto maschile. In pista c’era l’italiano Mauro Numa. Io ero giovanissimo ed avevo un compito molto pesante: in quella fascia erano davvero tanti gli italiani all’ascolto. Lui era in studio a coordinare il tutto dagli studi Rai di Los Angeles e mi portò per mano nel racconto. Alla stoccata finale fu lui in cuffia a dirmi: ‘ora urla tutta la tua gioia, facci vivere queste emozioni’. Mi accompagnò fino alla fine della radiocronaca, come si accompagna un ragazzo che muove i primi passi in un mondo delicato. Era un maestro vero, che ha forgiato decine di radiocronisti e di telecronisti”.
Tante cronache in radio, ma anche in tv
“Lui era un radiofonico: ha fatto centinaia di radiocronache ed ha anche condotto in studio Tutto il calcio Minuto per Minuto quando Bortoluzzi non era disponibile. Lui era uno straordinario radiocronista ed aveva la passione per l’ippica. Era quel che si definisce un cavallaro. In Rai si raccontavano gli eventi ippici più importanti e lui era in grado di condurre gli ascoltatori con una capacità incredibile”.
“Un maestro per centinaia di cronisti”

Prima parlava del suo ruolo di maestro.
“Quando la radio confluì nell’unica testata, che oggi è Raisport, lui fu protagonista della formazione di tanti giovani colleghi che sarebbero esplosi in tv. Era lo zio di Claudio Icardi, un altro grandissimo collega e professionista straordinario che ha beneficiato dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti”.
Portò l’ippica in radio?
“Rino ha avuto esperienze televisive, ma per anni è stato la voce radiofonica. L’ippica è stata seguita per anni dagli italiani in radio. Quando c’era l’arrivo delle corse più importanti, era in grado di accalappiare l’attenzione di tutti e sottrarla alle partite, con i suoi termini sempre azzeccati, il suo ritmo e la sua grande capacità. Un maestro”.