Publio Fiori lancia Iniziativa Popolare: “Pronti al nuovo centro”

L’ex Ministro e vice presidente della Camera pronto a scendere di nuovo in campo: ci rivolgiamo al 60% che ha disertato le urne

Nella sua carriera politica è stato  consigliere e assessore a Roma, consigliere e capogruppo in Regione, deputato, sottosegretario, ministro dei Trasporti, Vice Presidente della Camera. Le Brigate Rosse lo colpirono in un attentato nel 1977. Oggi, a distanza da diversi anni dal suo ultimo incarico, Publio Fiori ha deciso di tornare in pista.

Publio Fiori
L’annuncio di Publio Fiori e la voglia di costruire un nuovo centro – Qnm.it –

Come nasce l’idea di tornare in politica?
“Il discorso parte dai risultati delle ultime elezioni Regionali. Il 60% degli aventi diritto al voto non si sono riconosciuti in questo sistema politico e non hanno votato. E’ un aspetto che viene sottovaluto e ignorato, ma si tratta di un elemento essenziale. Un partito che ha preso il 30%, in realtà ha preso il 30% del 40%, ovvero il 12%. Vuol dire che questa nostra democrazia è malata e non rappresenta più i cittadini. Nel momento in cui il 60% si rifiuta di farsi rappresentare, vuol dire che c’è un male oscuro che mina la credibilità della nostra democrazia

Che considerazione ha fatto quindi dei risultati elettorali?
“Nessuno dei partiti ha il consenso sufficiente per guidare questa Nazione. Questo 60%, che rappresenta la stragrande maggioranza degli aventi diritto al voto, è alla ricerca di una posizione politica che corrisponda ai loro desideri. E mi stupisco che nessuno abbia sentito quest’urlo di disperazione da parte dell’elettorato”.

Cosa intende fare?
“Vogliamo tentare di ricomporre una posizione politica che possa costituire il nuovo centro. Tenendo presente che il centro non è un posizione geografica. Non basta dire di non essere nè a destra, nè a sinistra per dichiararsi come forza di centro. E’ necessario qualificare questa dichiarazione con un programma, con dei valori, degli ideali che rappresentino un punto di riferimento per tutti coloro che, non avendo votato, non si sentano rappresentati da questi partiti”.

Quali sono le vostre intenzioni?
“Noi crediamo che il popolarismo sturziano, e il cattolicesimo politico e sociale, possa dire qualcosa a questo riguardo. Ci stiamo organizzando per capire se fosse possibile ricomporre una posizione politica che, in rappresentanza dei valori del cattolicesimo politico, inseriti laicamente nella costituzione, possa proporre un soggetto che risponda a questa esigenza.

Il nuovo progetto

Publio Fiori
Durante la sua esperienza politica Publio Fiori è stato vicepresidente della Camera – Qnm.it-

Nel panorama politico attuale c’è spazio per una nuova forza?
“Stiamo assistendo ad una deriva dei cosiddetti diritti civili, che in realtà non sono altro che interessi individuali ispirati al permissivismo e al relativismo, in base al quale i partiti ritengono di acquistare il consenso, guidando la società non attraverso principi condivisi, ma assecondando le mode, i desideri e le illusioni, soprattutto dei giovani.

Cosa critica  alla sinistra di oggi?
“Mentre Papa Francesco ha detto che la teoria Gender è la più pericolosa delle ideologie, perchè è un colonialismo ideologico che va al di la del sesso, noi abbiamo un Partito, il Pd, che sceglie come segretaria una signora che punta sui diritti gender, sul cambio di sesso, sull’utero in affitto, sulla procreazione assistita fatta da persone dello stesso sesso. Come possono i Cattolici rimanere in questo partito che, rompendo la tradizione storica della sinistra di rispetto per i valori cattolici, si colloca in una posizione sempre più distante dai diritti naturali di ispirazione cattolica riconosciuti dall’art. 2 della Costituzione? Del Noce 20 anni fa disse: finito il Comunismo verrà il libertinismo. E sta accadendo questo. Stiamo trasportando i giovani sulla droga, sul sesso, sulla conversione identitaria”.

E la destra?
“La destra di oggi non dimostra di avere una maturità di Governo e gli episodi recenti lo dimostrano. Anche se stanno facendo il loro dovere, non hanno ancora una maturità di Governo appropriata. E’ per questo che credo ci sia bisogno di ritrovare i valori e i principi che mancano”.

Ha provato a coinvolgere altre forze politiche?
“Abbiamo già costituito una rete, che coinvolge tutte le Regioni, in base ad un documento di valori che si riferisce, innanzitutto alla Costituzione, che è unica al mondo e che pone alla base dell’ordinamento giuridico italiano, i diritti naturali, che sono quelli del cattolicesimo politico. Su questa base ci siamo organizzati per ritrovarci a Roma alla fine aprile, dove faremo un grosso convegno costituente di un Movimento che al momento chiamiamo Iniziativa Popolare, che lanceremo nel prossimo mese”