L’Italia punta a prendere il posto della Russia

Un progetto ambizioso, ma che porterebbe enormi vantaggi all’economia del nostro Paese. Ecco gli obiettivi italiani

Cambia la geografia dell‘asse europeo dell’energia. La guerra in Ucraina ha modificato un aspetto fondamentale dal punto di vista geopolitico. Quello che fino a poco tempo fa era un dominio assoluto della Russia, ora ha visto la rivoluzione di un’egemonia che sembrava assoluta. Con notevoli variazioni.

Gas
L’Italia vuole sostituire la Russia – Qnm.it

La guerra tra Russia e Ucraina ha stravolto tutto. L’asse europeo dell’energia è passato dal controllo (o forse era più giusto dire dal predominio) russo a quello del sud, con i Paesi africani che hanno preso il sopravvento. Un cambiamento radicale, basti pensre all’ingente numero di Paesi europei che si sono rivolti a quelli africani nel tentativo di differenziare le fonti di approvigionamento. E l’Italia che ruolo recita in questo contesto?

Il nostro Paese si trova in una posizione di mezzo e potrebbe a breve o a lungo termine, diventare un vero e proprio hub europeo dell’energia. Non solo nel gas, ma anche nell’idrogeno, nei prodotti rinnovabili e nell’elettricità. Per riuscirci è però necessario un forte miglioramento nelle infrastrutture: solo attraverso nuovi gasdotti, elettrodotti e rigassificatori, si può pensare di recitare un ruolo da protagonisti. Oltre, naturalmente ad una maggiore utilizzazione dei pannelli solari. Con la creazione di nuove fabbriche specializzate, sarebbe possibile sottrarsi dalla dipendenza della Cina.

Questi i più importanti obiettivi che il Governo italiano si pone nell’immediato. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, ha illustrato tutti questi punti in un convegno che si è tenuto nella Capitale e organizzato da Fondazione Merita e Matching Energies Foundation. Per il metano, Pichetto ha spiegato che l’obiettivo è arrivare a 30-35 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all’anno, con i 5 rigassificatori esistenti, le due navi-rigassificatori di Piombino e Ravenna e altri due impianti, da realizzare a Gioia Tauro in Calabria e Porto Torres in Sardegna.

La nuova sfida

Elettricità
La nuova svolta italiana sull’elettricità – Qnm.it –

Considerando il metano che arriva da Libia, Algeria e Azerbaijan, l’Italia potrebbe diventare un potente hub del gas, in grado di sostituire la Russia e rifornire Austria, Baviera e Ungheria. “Potremmo fornire 20 miliardi di metri cubi all’anno”, ha detto il ministro. Ma servono i rigassificatori, e serve il raddoppio del gasdotto adriatico, che al momento ha un collo di bottiglia in Abruzzo. Operazione nella quale è impegnata Snam, ha ricordato l’ad Stefano Venier. Sul fronte dell’elettricità Nicola Lanzetta, ad di Enel ha parlato della necessità di “fare più rinnovabili possibili”. Per l’idrogeno  Michela Viglianisi, di Eni ha ricordato che a Taranto e Gela verrà avviata a breve la produzione di idrogeno verde, dell’acqua e dalle fonti rinnovabili. Ma altro gas potrebbe arrivare dal Nordafrica, prodotto con l’energia solare, che là è abbondante. Per portarlo in Italia, serve però aggiornare i gasdotti, altra sfida per la Snam.