Il Governo ha vietato la produzione e la commercializzazione di alimenti a regime sintetici: “Pensiamo alla salute dei cittadini”
L’Italia dice no ai cibi sintetici. Al termine di un Consiglio dei Ministri fiume (durato più di due ore), il Governo ha deciso di mettere la parola fine ad una vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso produttori, agricoltori e la Coldiretti, che assisteva come spettatrice particolarmente interessata.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi Sintetici. La scelta è stata accompagnati da applausi ed ovazioni, indirizzati al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Coldiretti aveva organizzato un flash mob davanti Palazzo Chigi, attendendo la notizia ufficiale. Prima dell’annuncio Lollobrigida si è fermato a salutare i partecipanti, compreso il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, che ha commentato con soddisfazione il via libera al disegno di legge. “Siamo decisamente soddisfatti – ha detto -, è un grande risultato per l’Italia, che è il primo Paese a livello mondiale a vietare i cibi sintetici, non solo la produzione ma anche la commercializzazione”.
A novembre scorso la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha dato il via libera alla commercializzazione di cibi creati in laboratorio; nello specifico dei nuggets di pollo, creati da clonazione delle cellule staminali estratte dagli animali e poi riprodotte in vitro, senza macellazione e la sperimentazione è stata estesa al pesce e al latte. Prodotti sui quali diversi investitori hanno puntato con forza come Bill Gates, Jeff Bezos e Al Gore. Diversamente dalle farine di insetti, per ora, in Europa non sono state autorizzate immissioni in commercio, per questo l’Italia ha potuto agire senza vincoli.
Esulta il Governo

Lollobrigida ha commentato la decisione con i cronisti. “Nel ddl composto di 6 articoli non c’è alcun atteggiamento persecutorio ma la forte volontà di tutela della salute dei cittadini e delle persone che consumano. I prodotti da laboratorio non garantiscono qualità benessere e non garantiscono la tutela della cultura e tradizione enogastronomica e di produzione a cui è legata parte della nostra tradizione e modello“. La produzione in bioreattori, inoltre “produrrebbe disoccupazione perché sarebbe più conveniente produrre dove il lavoro costa meno”, ha continuato Lollobrigida. “Ribadiamo il massimo livello di tutela della salute dei cittadini – ha detto il ministro della salute Schillaci – e la salvaguardia del patrimonio della nostra nazione e della nostra cultura agroalimentare che si basa sulla dieta mediterranea”.
Esulta anche il Premier Giorgia Meloni. “Non potevamo che festeggiare con i nostri agricoltori un provvedimento che pone l’Italia all’avanguardia, sul tema non solo della difesa dell’eccellenza, materia per noi particolarmente importante, ma anche sul tema della difesa dei consumatori”, ha dichiarato il Premier fermandosi al flash mob di Coldiretti davanti a Palazzo Chigi.