Rocca e Fontana, usciti vittoriosi dalle Regionali, sono chiamati alle prime mosse ufficiali. Inizia una settimana decisiva
A una settimana dalle elezioni Regionali, Lazio e Lombardia si trovano di fronte ad un momento decisivo. Le due regioni sono chiamate a scegliere i rappresentanti che dovranno recitare i ruoli da protagonisti nelle decisioni che contano. Dopo l’ elezione di Francesco Rocca e la conferma di Attilio Fontana, è arrivato il momento di guardare avanti e iniziare il lavoro.

Nel Lazio l’ex presidente della Croce Rossa Italiana è atteso da una lunga serie di incontri ufficiali: il primo sarà con il Premier Giorgia Meloni. Un incontro previsto all’inizio della prossima settimana. Il primo ministro, nella sua consueta rubrica “Gli appunti di Giorgia”, ha festeggiato il successo nelle elezioni Regionali parlando di un’ “affermazione del centrodestra ma anche un segnale che arriva dai cittadini sul consenso attorno al lavoro che il governo porta avanti“. Il primo passo della nuova giunta si vivrà martedì, quando si insidierà il comitato elettorale della Corte d’Appello e, se tutto andrà come previsto, dovrebbe esserci la promulgazione dell’ elezione del presidente, con il suo ingresso in regione tra giovedì e venerdì.
I primi punti sui quali lavorerà il nuovo governatore sono la sanità, le infrastrutture e i trasporti. Il primo passo sarà gestire i rapporti interni con gli alleati, anche nelle scelte dei ruoli chiave . La presentazione della squadra, da protocollo, dovrebbe avvenire minimo 6 giorni dopo l’insediamento. Fratelli D’Italia, reciterà il ruolo principale e potrà contare su almeno 5 o 6 assessorati. Tra i nomi più caldi ci sono quelli di Giancarlo Righini, Roberta Angelilli, e il rampelliano Fabrizio Ghera. Forza Italia e Lega però puntano i piedi per non avere assessori di seconda fascia.
I ruoli in Lombardia

Stesso discorso per la Lombardia, dove Fratelli d’Italia (per la prima volta) reciterà un ruolo primario, superiore a Lega e Forza Italia. “Per la formazione della giunta in Regione Lombardia non credo che ci saranno problemi. Importante è mettere al centro le competenze” ha assicurato Daniela Santanchè, ministro del Turismo e coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni potrà contare su almeno la metà degli incarichi. L’attenzione è naturalmente tutta sull’assessorato del Welfare, che controlla la sanità lombarda. Non è esclusa la conferma di Guido Bertolaso, un tecnico “in quota Fontana”. Se così fosse potrebbero essere 7 le deleghe per il partito di Giorgia Meloni (che scenderebbero a sei se ottenesse la Sanità, che ha un peso maggiore delle altre deleghe).
Fratelli d’Italia avrà il vicepresidente della Regione (in pole Romano La Russa, fratello di Ignazio) e probabilmente la presidenza del Consiglio Regionale. Quattro o cinque saranno invece gli assessori della Lega, con la probabile riconferma di Massimo Sertori alla Montagna e di Guido Guidesi allo Sviluppo economico. Forza Italia punta a tre assessori, ma probabilmente si fermerà a due con un sottosegretario o la vicepresidenza del Consiglio.