Andrea Cecchini di Italia Celere a Qnm: “Ogni giorno in piazza si inneggia alle Brigate Rosse. Lo Stato non può fare passi indietro sul 41 Bis”
Le manifestazioni degli anarchici, che continuano a scendere in piazza per manifestare contro il 41 Bis ad Alfredo Cospito, continuano. Nei giorni scorsi si sono registrate ulteriori violenze e per oggi è prevista una manifestazione nella capitale. Roma vive con ansia le ore antecedenti la discesa in piazza di centinaia di manifestanti, con le forze dell’ordine in prima linea. “Lo Stato non può abbassare la testa e non deve pensare, per convenienza, paura o opportunità, di fare un passo indietro sul 41 Bis a Cospito”, dichiara in esclusiva a Qnm.it Andrea Cecchini, portavoce di Italia Celere, il più importante sindacato della Polizia.

Centinaia di rappresentanti delle forze dell’ordine, continuano a scendere in piazza, per far mantenere l’ordine pubblico, durante le manifestazioni. Nonostante un clima che sembra sempre più caldo. “Il livello si è alzato ancora di più. Ciò che è accaduto a Milano è inquietante: gli anarchici sono arrivati a contatto con il reparto mobile inquadrato, lanciando bombe carta. Lo Stato deve dare dimostrazione di autorevolezza e autorità. Serve un intervento duro, deciso e veloce. Arrivare a contatto con certe persone, armare fino ai denti, può far succedere di tutto”, continua Cecchini.
C’è preoccupazione per la manifestazione di oggi?
“Oggi c’è una manifestazione degli anarchici a Roma e il livello di guardia è altissimo. Non è possibile abbassare la testa: soprattutto per quello che riguarda il 41 Bis. Non si possono fare passi indietro. Abbiamo a che fare con gente capace di gestire gestire le masse direttamente dal carcere. Ne abbiamo testimonianza diretta”.

Cosa succede in queste manifestazioni?
“In piazza, ogni giorno, vediamo persone che inneggiano alle Brigate Rosse. Qualche giorno fa illustri anarchici italiani, inneggiavano le Br e rimpiangevano quei momenti, lamentandosi che furono uccise poche persone. E’ una cosa gravissima”.
Cosa chiedete alle istituzioni?
“Noi chiediamo, a chi deve decidere sulla conferma del 41 Bis a Cospito di non fare nessun passo indietro. Noi come Reparto Mobile e Polizia ci saremo sempre: a tutela delle istituzioni, del nostro Paese e del popolo. Però siamo anche consapevoli che non possiamo trovarci da soli a combattere con gente violenta, senza scrupoli. Lo Stato, per paura, opportunità o convenienza, non deve fare nessun passo indietro: sulla vicenda 41 Bis, che ci porta in prima linea a difendere lo Stato, le istituzioni e i cittadini, ci stiamo mettendo tutto noi stessi, sacrificando ferie, giorni di lavoro. Come se fosse una missione. Noi ci crediamo, anche lo Stato deve crederci.