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Kristina Svechinskaya non è un nome nuovo, dato che la storia della sexy hacker russa è finita su tutti i giornali addirittura nel 2010. Il suo nome è spuntato dalla lista delle persone arrestate nell’ambito di un’indagine sul furto di soldi alle banche americane e britanniche ai tramite sofisticati sistemi informatici. Un gruppo di pirati informatici composta da 37 persone con base nell’Est Europa e negli Stati Uniti, e di cui Kristina Svechinskaya sarebbe stata una delle menti pensanti, oltre all’anello di collegamento tra le diverse sezioni operative.
La vicenda della pirata dagli occhi di ghiaccio, definita la ‘hacker più bella del mondo‘, è arrivata alla ribalta poco dopo quella di un’altra criminale bella e fatale, quella Anna Chapman arrestata dall’FBI con l’accusa di essere una finta studentessa, in realtà spia del governo russo sul suolo americano. Come nelle migliori sceneggiature dei film di 007, le donne si dimostrano più subdole e pericolose dei colleghi criminali uomini, e Kristina Svechinskaya non fa certo eccezione. Tanto che, al termine della fase requisitoria e di raccolta delle prove, durata più di 2 anni, la ragazza è stata dichiarata colpevole e rischia ora una condanna a 40 anni di carcere.
Kristina è arrivata negli Stati Uniti negli anni del college, inserita in un programma di scambio con l’università russa che stava frequentando. Come tante altre persone, in realtà cercava una via di fuga dalla povertà dopo la morte del padre, ma una volta sul suolo americano e diventata studentessa della New York University, sarebbe stata inserita in un meccanismo molto complesso volto a frodare le banche facendo sparire soldi dai conti di piccoli e grandi correntisti. Armata di passaporti falsi, conti correnti intestati a alter-ego inesistenti e di virus informatici sofisticati, avrebbe contribuito a sottrarre 3 milioni di dollari ad alcune banche americane e 9 milioni di dollari ad altre banche britanniche.
Kristina Svechinskaya, conosciuta dalle banche anche con gli pseudonimi di Anastasia Opokina e Svetlana Makarova, sarebbe riuscita ad aggirare i sistemi di sicurezza proprio grazie a conti correnti falsi su cui avrebbe versato non meno di 35mila dollari, proventi personali della mega-truffa. Il gioco, come detto, è durato però poco: sul finire del 2010 è stata arrestata e presa in custodia dalle autorità degli Stati Uniti in attesa del verdetto finale. Lei si è presentata in tribunale sempre vestita con abiti molto provocanti, forse sperando di influenzare la giuria, ma a quanto pare il trucco è fallito. La bella 24enne russa rischia ora 40 anni di carcere, una perdita inestimabile per le pagine del gossip.