La dura vita delle donne in politica: Julia Gillard è la premier australiana ma è anche una donna che, nonostante il passare degli anni, non rinuncia certo alla sua femminilità in nome di una morale bigotta. Questo suo atteggiamento libertino se da un lato le ha portato il consenso della popolazione maschile e delle femministe, dall’altro ha irritato spesso la fascia più conservatrice dell’elettorato. Incredibile ma vero, gli attacchi più duri non arrivano dagli uomini ma dalle donne, ben poco solidali con il primo ministro. Ultima in ordine di tempo la giornalista radio della Abc Grace Collier che, durante una diretta, ha puntato il dito contro “la disinvoltura del capo del governo australiano nel mettere troppo in mostra i propri seni durante le sedute parlamentari“. In difesa della Gillard si è mobilitato il mondo del web con una iniziativa particolare.
Come detto, non è la prima volta che Julia Gillard finisce al centro di un fuoco incrociato di critiche e offese. Già in campagna elettorale si erano mossi i peggiori conservatori d’Australia per lanciare insulti sessisti e misogini, pegno necessario da pagare per diventare la prima premier donna della storia del Paese. Nonostante tutto, la popolazione è stata sempre dalla sua parte, anche quando la gaffe sessista arrivava dal suo stesso fidanzato in diretta Tv. Poco fortunata nel rapporto con i media, la Gillard trova però la sua rivincita su Internet, grazie al supporto degli utenti della rete, pronti anche questa volta ad alzare gli scudi in difesa della donna promuovendo una vera e propria crociata sui social network a colpi di foto sensuali.
Il commento incriminato della giornalista è stato il seguente: “A mio parere, essendo anche una consulente industriale, trovo inappropriato questo suo modo di fare in Parlamento. E’ irrispettoso verso se stessi, verso la comunità australiana e naturalmente nei confronti del Parlamento presentarsi in maniera così poco professionale. In ogni luogo di lavoro ci sono norme di comportamento che vanno rispettate. Non è solo una questione di presentazione personale. Si tratta di buon gusto“. La prima a muoversi in difesa del primo ministro è stata la nota blogger femminista Jennifer Wilson che su Twitter ha invitato tutte le donne in ‘ascolto’ a inviare immagini provocanti per dimostrare che (ebbene sì) tutte le donne hanno il seno. Dalla pagina Facebook ‘Destroy the Joint’ all’hashtag #convoyofcleavag è stato un fiume in piena di scatti hot e commenti a sostegno della Gillard.
Gli analisti politici, però, non si fermano ai semplici insulti e cercano di capire se dietro non ci sia piuttosto un piano ben preciso per screditare Julia Gillard in vista del voto di settembre. Secondo molti quella che sta andando in scena in queste settimane è la campagna elettorale più scorretta della storia dell’Australia, con la premier al centro del gioco e in serio pericolo di perdere il posto alle elezioni. Giusto per riconfermare che, quando si tratta di giochi politici sporchi, tutto il mondo è Paese e che, per quanto riguarda la figura della donna e il suo ruolo nella vita sociale, l’Italia non è unica in fatto di pregiudizi e atteggiamenti retrogradi. Di seguito il collage creato su Twitter per raccogliere tutte le foto a sostegno della Gillard.