Il centravanti della Lazio ha lasciato l’ospedale Gemelli insieme alla figlia. Intanto continua il giallo sul funzionamento del semaforo
Ciro Immobile ha lasciato finalmente l’ospedale Gemelli. Il centravanti e capitano della Lazio, era ricoverato da domenica dopo l’incidente tra il suo suv e il Tram numero 19 di domenica mattina, che ha provocato la frattura di una costola all’attaccante biancoceleste e il ricovero del tramviere. Il bomber della Nazionale, capocannoniere dello scorso campionato di serie A, avrebbe già potuto lasciare il Gemelli ieri, ma ha preferito rimanere un’altra notte per stare insieme alla figlia Michela, che è rimasta in osservazione dopo il colpo subito al collo.

L’attaccante e la figlia hanno lasciato l’ospedale e sono tornati a casa, dove ad attenderli c’era Jessica, moglie del calciatore, Michela (seconda figlia della coppia, anche lei in macchina al momento dell’incidente, ma già a casa da due giorni dopo una visita di controllo all’ospedale Bambino Gesù), Mattia e Andrea, i due bambini che non erano con Immobile domenica mattina. Il bomber della Lazio stava portando le due figlie femmine ad un saggio, quando c’è stato l’incidente.
Sul quale continuano ad emergere dubbi. Numerose infatti le testimonianze raccolte: molti tra i presenti hanno confermato la versione del calciatore, che afferma di essere passato con il semaforo verde. Anche il conducente del Tram riferisce la stessa cosa: nelle ultime ore molti tassisti che usualmente percorrono quel tratto di strada, hanno dichiarato di aver riscontrato problemi e disservizi, ipotizzando che il semaforo potesse essere verde sia per il calciatore, che per il tram. Un’ipotesi che è stata però seccamente smentita da Roma Capitale. “Roma Servizi per la Mobilità smentisce nel modo più categorico qualsiasi malfunzionamento del semaforo all’incrocio teatro dell’incidente tra un tram e il veicolo del calciatore Ciro Immobile”. Lo si legge in una nota diffusa da Roma Servizi per la Mobilità. “Come hanno evidenziato le verifiche subito effettuate, – si legge ancora nella nota – l’impianto era ed è in piena efficienza. Le risultanze tecniche dei controlli sul funzionamento saranno messe a disposizione della polizia locale”.

Il legale del calciatore, l’avvocato Erdis Doraci, conferma: “Ciro è convinto di essere passato con il verde, lo sono anch’io anche se il mio lavoro è quello di esaminare tutto ed essere oggettivo. Mi occupo di sinistri stradali da anni e quasi mai gli incidenti avvengono per un solo motivo. Non mi stancherò mai di dirlo, che in questo caso parliamo di fatalità di rotaie e non di salute. Ho sentito parlare di indagini, ma non ci saranno perché parliamo di un classico incidente dove si fa il cid. Vogliamo far uscire la verità, le qualità di Immobile non si discutono come uomo, padre e calciatore. Bisogna restare fermi sull’accaduto soprattutto perché ancora non sono stati sentiti i testimoni, c’è una ricerca di telecamere, ma pare non ci siano, e ci sono ancora riscontri sul funzionamento del semaforo. Ribadisco che a Roma succedono incidenti tutti i giorni, dove molti perdono la vita. Su questo sinistro dobbiamo tenere alta l’attenzione, ma fortunatamente parliamo di prognosi di 10-15 giorni. Da parte mia non ci sarà nessuna superperizia, da anni mi occupo di incidenti, ma in questo caso non c’è bisogno”, ha dichiarato al canale Twitch Next-V. “Velocità? Se la macchina di Ciro fosse andata ad alta velocità staremo parlando di vittime anche se tutti avessero avuto, come accaduto in questo caso, le cinture di sicurezza£.