Elezioni amministrative: curiosità e dichiarazioni strane

Piazza Duomo a Milano

Finalmente, dopo mesi di passione caratterizzati da una campagna elettorale giocata soprattutto sui colpi bassi, almeno da parte di alcuni dei candidati, si sono chiuse anche le elezioni amministrative, dopo i tempi supplementari del ballottaggio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Si tratta di un evidente segno di sfiducia nei confronti delle amministrazioni locali di destra e più in generale del governo di Silvio Berlusconi, che ha messo la sua faccia a favore dei suoi candidati ed ha perso clamorosamente. Una battuta d’arresto pesante che lui aveva cercato di minimizzare, ma che dopo i ballottaggi è troppo evidente per essere negata.

Detto questo, come al solito il grande circo elettorale è giocato soprattutto sulle provocazioni e sulle dichiarazioni, che spesso assumono toni assurdi e surreali. Andiamo a vedere quindi quali sono stati i momenti più curiosi e le affermazioni più strane dell’immediato dopo voto.

SILVIO BERLUSCONI: OBAMA AIUTACI TU!

Prima di passare ai commenti dei risultati elettorali, però, vorremmo spendere due parole sulle stranezze che hanno visto come grande protagonista proprio Silvio Berlusconi: ricordiamo che pochi giorni prima del ballottaggio è trapelata la notizia che durante un incontro con Barack Obama (non l’ultimo dei rappresentanti esteri) il premier se ne sarebbe uscito con uno dei suoi cavalli di battaglia, affermando che “in Italia abbiamo una dittatura dei giudici di sinistra”.

Ovviamente questa frase, una volta diventata di pubblico dominio, non poteva che suscitare la reazione ilare dei comici italiani. Questa volta addirittura è intervenuto Roberto Benigni, che durante un intervento a Pesaro mette in scena a sua volta una “telefonata” ad Obama, raccontandogli i suoi problemi. Ecco il video.

SILVIO BERLUSCONI E LA SCRUTATRICE TRISTE

A rincarare la dose dell’ironia ci si è messo anche il comico Fiorello, che ha dato il via ieri sera a Buon varieta dal teatro Sistina di Roma con una esilarante imitazione del premier, in lacrime per il risultato elettorale disastroso: “Che botta! Cribbio! Povera Letizia, come farà ora ad arrivare a fine mese? Chi ha votato Pisapia non è figlio di Maria… Pisapia tutte le feste si porta via. Il Milan ora è rosso e rosso”.

Restando su Berlusconi, dobbiamo registrare, prima ancora delle sue dichiarazioni post-ballottaggio, il suo atteggiamento nel momento in cui si è recato al seggio per esprimere il proprio voto. Saluta tutti da gran gigione come sempre, e poi rimbrotta una delle scrutatrici, una ragazza, perché sorride poco alla sua vista. Nella sua mente deve trattarsi evidentemente di una comunista, e allora il rimprovero secondo lui è necessario: sembra dire “io sono il premier e quando vedi devi sorridere”.

Dopo avervi mostrato il video che testimonia questo avvenimento quantomeno surreale, è il momento della foto della ragazza, questa volta sì sorridente, in piazza Duomo a festeggiare la vittoria di Pisapia.

Scrutatrice sorridente

SILVIO BERLUSCONI E IL FUNERALE ANTICIPATO

Passando alle dichiarazioni strettamente inerenti al voto, Berlusconi prima ha cercato come sempre di minimizzare, poi ha ammesso la sconfitta, ma trasformandola quasi in qualcosa di naturale, di passeggero (“non si può vincere sempre”). Alla fine torna alla carta dell’ironia, che suona però un po’ stonata visto che tutti i suoi alleati sono molto più realisti.

L’ironia arriva con una frase che riprende in maniera polemica le affermazioni sulla sua morte politica, arrivate da sinistra (ma non solo): “Ho fatto una riunione – ha detto il Cavaliere – perché volevo fissare la data del mio funerale, ma nei prossimi giorni ho troppo impegni, e quindi rimandiamo”. Poi ha confermato di non volersi dimettere: “Io sono sempre in disaccordo con la sinistra, vuole che le dia ragione adesso? Ma dai…”.

Intanto però se la prende con gli elettori, rei di non averlo votato. I bersagli sono soprattutto Milano e Napoli: “Ora i milanesi devono pregare il buon Dio che non gli succeda qualcosa di negativo. La città non era amministrata male. A Napoli, dopo aver eletto De Magistris, si pentiranno tutti moltissimo”.

MASTELLA SI SUICIDA E BOSSI SI TAGLIA GLI ATTRIBUTI

Se per Berlusconi il governo non è a rischio, c’è però chi nella maggioranza non vede tutte rose e fiori, come la Lega, che attraverso il quotidiano la Padania lascia libero sfogo alla rabbia degli elettori, titolando in prima pagina “Una legnata della Madonnina”, a voler parafrasare il celebre adagio dialettale.

Tra i tanti protagonisti di questo periodo elettorale, non possiamo non ricordare Clemente Mastella, che si è coperto di ridicolo con una dichiarazione che gli si sta ritorcendo contro. Durante il programma Un giorno da Pecora di Radio2 aveva infatti dichiarato “Se Luigi de Magistris va al ballottaggio mi suicido”. Tutti attendevano la grande notizia ieri per prendere in giro il povero Mastella.

Su Facebook è nata immediatamente una pagina dedicata al politico di Ceppaloni, che propone un grido di battaglia molto esplicito: “Ricordiamo a Clemente Mastella che ha promesso di suicidarsi”. Come Red Ronnie e Letizia Moratti prima di lui, anche Mastella deve soccombere all’ironia pungente degli utenti del web, nata peraltro da sue scellerate affermazioni. Di Mastella, per ora, comunque non si ha alcuna notizia.

Peraltro Mastella è in buona compagnia, perché Umberto Bossi ha commesso più o meno lo stesso errore, per quanto riguarda il voto a Milano. Il Senatùr, infatti, prima delle ultime amministrative aveva dichiarato “Se Pisapia vince a Milano mi taglio le balle”. E allora anche per lui è stata creata su Facebook una pagina, con più di diecimila fan in trepidante attesa. Tutti sono infatti sicuri che ancora una volta il leader della Lega si mostrerà coerente e non tradirà la fiducia degli elettori.

Foto AP/LaPresse