Cospito, il quadro a due giorni dall’udienza decisiva: ecco gli scenari

Venerdì 24 marzo il Tribunale di sorveglianza sarà chiamato a giudicare la richiesta dell’anarchico. Ecco cosa può succedere

Tra due giorni il Tribunale di sorveglianza di Milano darà il suo parere alla richiesta avanzata da Alfredo Cospito. I legali dell’anarchico, in regime di 41 Bis, hanno richiesto un differimento di pena per motivi di salute, proponendo il trasferimento, nella forma della detenzione domiciliare, a casa della sorella. Qualora i magistrati accogliessero questa istanza, il regime di carcere duro verrebbe automaticamente revocato.

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Alfredo Cospito, venerdì l’udienza decisiva – Qnm.it –

A due giorni dall’udienza , si discute sullo stato di salute di Cospito, colpito ieri da una crisi cardiaca. Secondo il racconto dei legali, l’anarchico ha avvertito un dolore alla mano e al petto ed ha immediatamente chiamato i medici. “Ha allertato la guardia e dopo dieci minuti è arrivato il medico urlando e dicendo che stava morendo. Dal monitoraggio del cuore hanno visto che c’era un problema. Gli hanno immediatamente somministrato del potassio in vena. Ha avuto una crisi cardiaca, poi la situazione si è stabilizzata”, riferisce il difensore dell’anarchico l’avvocato Flavio Rossi Albertini.

Cospito ha iniziato lo sciopero della fame dal 20 ottobre scorso e il suo fisico ne sta subendo le cause. “I medici dicono che rischia la paralisi per tutta la vita e danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti”, ha spiegato il legale. Ma se la situazione medica rischia di essere seriamente compromessa, quella legale è ancora tutta da verificare. “Attendiamo con massima attenzione e rispetto dell’indipendenza della magistratura”, la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano sulla richiesta dei domiciliari avanzata dalla difesa di Alfredo Cospito. Queste le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, prima di entrare in Parlamento. A chi gli chiedeva se i domiciliari per l’anarchico siano opportuni, Nordio ha risposto che “solo il Tribunale di sorveglianza lo sa”.

Ecco dove si terrà l’udienza

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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio – Qnm.

L’udienza di venerdì si potrebbe tenere nell’ospedale San Paolo di Milano e non in tribunale. La decisione è al vaglio dei magistrati di sorveglianza di Milano, guidati dalla presidente Giovanna Di Rosa. Il luogo in cui l’udienza verrà celebrata, dipenderà dallo stato di salute dell’imputato. Se i medici daranno l’ok, Cospito parteciperà, altrimenti sarà costretto a collegarsi dal Carcere di Opera in una delle sale adibite a sistema di video conferenza del Dap per detenuti in regime di carcere duro.

Diversi i temi che i magistrati saranno chiamati a valutare. Il Tribunale dovrà in primo luogo valutare la compatibilità delle condizioni di salute di Cospito con il carcere, anche in relazione alle cure che possono essere praticate in regime di detenzione. Non dimenticando però, che la sua condizione di salute risulta essere autoindotta, a causa del suo sciopero per la fame. La giurisprudenza ha già sancito che l’autoinduzione contrasta col principio del differimento pena. Inoltre, la questione che l’esecuzione di una pena nei confronti di un detenuto non può avere profili di disumanità. Tra i temi al centro di questo procedimento, dunque, non ci sarà il 41bis. Cospito, infatti, che da mesi porta avanti la sua battaglia contro il carcere duro, ha chiesto ora la detenzione domiciliare per motivi di salute, questione del tutto diversa.