Errore in laboratorio o semplice passaggio dagli animali a Wuhan? Ecco il risultato degli studi dell’intelligence americana
Come è nato il Covid-19? Da cosa ha avuto origine? Quali responsabilità sono da attribuire ai laboratori cinesi, oppure lo sviluppo è da ritrovare negli animali? Il famigerato mercato di Wuhan c’entra qualcosa? A due anni esatti di distanza dalla nascita e dallo sviluppo del Covid, le domande restano ancora senza una risposta ufficiale.

I governi e le agenzie sanitarie di tutto il mondo hanno cercato di rispondere a questa domanda, sin dall’inizio della diffusione della pandemia. Alcune fonti del Dipartimento sanitario degli Stati Uniti sono convinti che le responsabilità dei laboratori cinesi sia bassa. L’Intelligence statunitense è invece convinta del contrario. Alcuni scienziati sposano la teoria della perdita di laboratorio, altri continuano a credere che il virus sia mutato e saltato dagli animali.
Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti esisterebbero “basse possibilità” che tutto sia partito con una perdita di laboratorio in Cina. La relazione, però (secondo quanto riferito dall’Associated Press) non sarebbe stata resa pubblica. Ma altri nella comunità di intelligence degli Stati Uniti non sono d’accordo. “Non c’è un consenso in questo momento nel governo degli Stati Uniti su come esattamente è iniziato il Covid”, ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. “Non c’è un consenso della comunità dell’intelligence”. La conclusione del DOE è stata riportata per la prima volta nel fine settimana sul Wall Street Journal, che ha affermato che il rapporto classificato era basato su nuove informazioni e annotato in un aggiornamento di un documento del 2021. Il DOE supervisiona una rete nazionale di laboratori.
Nel 2021 i funzionari della Casa Bianca avevano redatto un documento chiari: un riassunto dell’intelligence nel quale si specificava che l’ipotesi di trasferimento da un animale all’uomo fosse poco credibile. Una tesi che quindi portava verso la tesi di uno sviluppo in laboratorio. L’ufficio del direttore della National Intelligence degli Stati Uniti ha rifiutato di commentare il rapporto, nonostante avessero avuto accesso alle informazioni utilizzate dal DOE per raggiungere la sua valutazione.
La tesi legata al laboratorio

Alina Chan, biologa molecolare presso il Broad Institute of Massachusetts Institute of Technology e Harvard, ha dichiarato di non essere sicura di quali nuove informazioni abbiano le agenzie, ma “è ragionevole dedurre” che si riferisca alle attività dell’Istituto di virologia di Wuhan in Cina. Ha detto che, una proposta di ricerca del 2018 realizzata da scienziati locali e da loro collaboratori statunitensi “descriveva un progetto per virus simili al COVID. Stranamente a distanza di meno di due anni, un tale virus stava causando un’epidemia in città”, ha detto. Gli studi sul Coronavirus erano nati come forma di prevenzione della Sars. Molti responsabili dell’intelligence statunitense, hanno dichiarato di non credere alla diffusione volontaria del virus, ma come probabile risultato di qualche fuoriuscita involontaria. “Giudichiamo che il virus non è stato sviluppato come arma biologica. Gli incidenti di laboratorio accadono con una frequenza sorprendente. Molte persone non sentono parlare di incidenti di laboratorio perché non se ne parla pubblicamente”, ha detto Chan, coautore di un libro sulla ricerca delle origini del COVID-19. Tali incidenti “sottolineano la necessità di rendere il lavoro con agenti patogeni altamente pericolosi più trasparente e più responsabile”.
La teoria animale
Molti scienziati ritengono che la teoria animale-umana del coronavirus rimanga molto più plausibile. Teorizzano che sia emerso in natura e sia saltato dai pipistrelli agli esseri umani, direttamente o attraverso un altro animale. In un documento di ricerca del 2021 sulla rivista Cell, gli scienziati hanno affermato che il virus COVID-19 è il nono coronavirus documentato a infettare gli esseri umani e tutti i precedenti hanno avuto origine negli animali. Due studi, pubblicati lo scorso anno dalla rivista Science, hanno rafforzato la teoria dell’origine animale. Quella ricerca ha scoperto che il mercato all’ingrosso di frutti di mare di Huanan a Wuhan era probabilmente il primo epicentro.