In esclusiva a Qnm.it, Antonio Nicolosi, portavoce di Unarma, l’associazione sindacale dei Carabinieri: “Qualcuno sta cavalcando l’onda. Ma finirà presto”
Tram e manifesto elettorale di Giorgia Meloni imbrattati con una bomboletta rossa a Milano, nei pressi del corteo di solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito che si è mosso nelle vie vicine alla stazione Centrale. Lanci di fumogeni contro le forze dell’ordine e i giornalisti presenti. Scritte inequivocabili come “No 41 Bis” ed “Acab”, oltre a minacce a leader politici, sindaci e personaggi di spicco del mondo politico ed istituzionale. La situazione in Italia si fa sempre più preoccupante. I gruppi anarchici continuano a manifestare per le vie delle più importanti città, per schierarsi dalla parte di Alfredo Cospito, l’anarchico che da oltre cento giorni sta portando avanti lo sciopero della fame per protestare contro il 41 Bis. “La situazione è calda, ma auspichiamo che in breve tempo i facinorosi vengano portati davanti alla giustizia“, dichiara in esclusiva a Qnm.it Antonio Nicolosi, segretario di Unarma, l’associazione sindacale dei Carabinieri.

La situazione rischia di degenerare. E’ stata stilata una lista di persone ritenute a rischio e per le quali potrebbe essere necessario innalzare il livello di sicurezza, con servizi di tutela ‘assegnati’ in via d’urgenza come quelli già attivati per i due sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari e per il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli. “Gli attacchi sono continui – ha continuato Nicolosi – ma noi non abbiamo paura. Siamo formati, pronti ed addestrati per respingere questi attacchi. Lo Stato non deve assolutamente avere paura“, continua.
Il clima che si è venuto a creare è diventato sempre più caldo. “Io ho l’impressione che qualcuno stia vivendo una campagna elettorale perenne, provando a cavalcare l’onda. Questo clima è creato ad arte, altrimenti mi risulta difficile capire il senso di questo atteggiamento e di alcune prese di posizione”, continua Nicolosi, che poi prova a fare una previsione sulla durata delle proteste. “Mi auguro che siano destinate a durare poco. Anzi, ne sono sicuro. Credo che si tratti di una fiammata dovuta al momento contingente. Le proteste sono l’occasione per i facinorosi per non perdere occasione e mettersi in evidenza con queste attività illecite. Ma resto convinto che tutto sia destinato a finire presto”.
“Tra gli obiettivi, anche la visibilità”

Secondo molti le proteste e le manifestazioni sono state organizzate esclusivamente per tentare di far togliere il 41 Bis a Cospito. “Se fosse così – conclude Antonio Nicolosi – chi lo farà se ne assumerà le responsabilità. Ma io credo che dietro ci siano anche altre motivi, legati alla voglia di avere visibilità”.