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Molte volte ci chiudiamo nella convinzione sbagliata che ormai la terra sia un territorio non più in grado di emozionare e di regalare scoperte da mozzare il fiato. Le dieci meraviglie geologiche che stiamo per mostrarvi forse riusciranno a cancellare del tutto questa convinzione miope. Anche perché non sono le uniche che questo pianeta ancora conserva.
La prima meraviglia di cui parliamo si trova in Turchia e si chiama Pamukkale, che in lingua locale significa “castello di cotone”, e a guardare la foto si capisce bene il perché: si tratta di un paesaggio formato da sorgenti termali e coste di travertino che nel tempo hanno inglobato anche l’antica cittadina di Hierapolis. La struttura ha una forma molto particolare, come di giardini prensili, ed è di un bianco etereo che rende questo luogo una magia per gli occhi.
Domina ancora il bianco se ci spostiamo al Monte Erebus, nell’Antartide, che è uno dei più grossi vulcani attivi del pianeta. Sulla sua sommità possiamo trovare le cosiddette Ice Towers, ovvero delle conformazioni di ghiaccio stratificate nei secoli dal gas e dalla lava che fuoriuscivano dai crateri. Di tutt’altra tinta è invece il Fly Geyser che si può ammirare nel mezzo del deserto del Nevada, che riesce a trasportare in un’altra dimensione.
Questo caleidoscopio di colori sembra infatti uscire dal set di un costoso film di fantascienza o dalla fantasia di uno scrittore di fantasy. Si trova in territorio privato e quindi è quasi impossibile avvicinarsi a questa meraviglia, nata per caso quando ad inizio ‘900 i proprietari cercavano acqua per trasformare la zona in un’immensa fattoria. L’acqua la trovarono, ma non era esattamente alla temperatura che loro desideravano.
Sempre negli Stati Uniti, ma questa volta in New Mexico, troviamo le Kasha Katuwe Tent Rocks, una conformazione millenaria formata dalle eruzioni vulcaniche che hanno modellato le rocce come fossero una lunga serie di tende indiane. La forma è simile per tutte, ma l’altezza varia dai 30 metri ai quasi 3 mila.
Scendiamo in Argentina per trovare un luogo magico che risponde al nome di Ischigualasto, ovvero il posto dove si è posata la Luna, meglio conosciuta proprio come Valle della Luna, a causa della somiglianza con i paesaggi lunari di questo immenso deserto spazzato da forti venti che hanno rimodellato le rocce come neanche in un quadro di Dalì. La caratteristica principale sono le rocce sferiche che danno un aspetto surreale al tutto.
Sembra invece uscire direttamente da Marte il Danxia Landform che è possibile ammirare in Cina, ovvero formazioni montuose multicolori erose dal vento e scavate in una serie di grotte e passaggi assurdi. Sempre di grotte, anzi di un vero e proprio pozzo, parliamo in Brasile quando ci riferiamo all’Enchanted Well (pozzo incantato) che si trova nel Chapada Diamantina National Park: una sorta di surreale piscina profonda quattro chilometri illuminata solo dalla luce che penetra dall’alto rifrangendosi contro le pareti in un effetto psichedelico.
La Shilin, ovvero letteralmente foresta di rocce, si trova in Cina ed è conosciuta fin dalla dinastia Ming come la “prima meraviglia del mondo”. A vederla si capisce bene il perché. Vogliamo soffermarci un po’ di più sul Wulingyan, nella regione dell’Hunan, sempre in Cina. Si tratta di imponenti e impervie formazioni carsiche che devono aver ispirato molto da vicino James Cameron per il look del pianeta Pandora in Avatar. Sfido chiunque a non pensare al film nel vedere le foto.
Chiudiamo questa carrellata di meraviglie geologiche con uno dei luoghi più densi d’atmosfera del mondo, ovvero il Salar de Uyuni, Deserto di sale che si trova in Bolivia, nella preistoria parte di un lago enorme e poi prosciugato fino a far risaltare solo il sale, che riflette come uno specchio la luce solare dando ancora l’effetto del manto acquatico. Uno spettacolo che riconcilia con la vita.