Tachicardia: cause, sintomi e cosa fare

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Tachicardia: quali le cause e i sintomi? Cosa fare se ci vengono le palpitazioni? La tachicardia ci può colpire quando meno ce l’aspettiamo. Potrebbe essere semplicemente derivata da una situazione di stress o di ansia. Non bisogna allarmarsi troppo, ma nemmeno sottovalutare il problema, perché alla base ci potrebbero essere vere e proprie patologie. Tutto ciò ci fa comprendere come sia importante chiedere sempre il parere del medico.

Le cause

Le cause della tachicardia possono consistere in disturbi cardiaci. Per esempio, l’aritmia è uno di questi. E’ un problema che interessa la frequenza cardiaca. A causa di un malfunzionamento del sistema di conduzione elettrica del cuore, esso batte ad un ritmo irregolare. Altri disturbi che sono legati al sistema cardiovascolare sono l’insufficienza cardiaca e il cattivo funzionamento delle valvole del cuore. La tachicardia parossistica sopraventricolare può colpire anche i giovani e si può manifestare a distanza di qualche anno, ma anche nell’arco temporale di una settimana. La tachicardia può essere anche notturna.

Esiste una forma meno grave di questo problema, che è quella sinusale. Di solito tutto ciò si verifica quando il muscolo cardiaco batte più forte, mentre svolgiamo un’attività che comporta uno sforzo fisico. In generale si parla di tachicardia, quando i battiti del cuore superano in media i 100-120 al minuto. Alla base del problema ci possono essere patologie strettamente cardiache, ma anche altre malattie, come l’ipertiroidismo, l’anemia o scompensi del metabolismo.

Per comprendere più a fondo le cause della tachicardia, bisogna considerare il quadro generale della salute di un individuo. Se si svolge un’attività fisica intensa, si può manifestare l’extrasistole: il muscolo cardiaco si contrae prima del previsto. E’ cura del medico verificare anche se il paziente stia facendo uso di farmaci o di sostanze stimolanti. A volte il battito cardiaco può essere più veloce perché si ricorre ad inalatori per l’asma, farmaci contro l’ipotiroidismo, medicinali decongestionanti, integratori alimentari o sostanze particolari, come la caffeina, la nicotina e l’alcool.

I sintomi

I sintomi della tachicardia consistono nel sentire che il cuore salta un battito; si ha anche la sensazione di avere il cuore in gola o che il muscolo cardiaco batta troppo intensamente o troppo in fretta. Tutto ciò si può avvertire sia mentre svolgiamo una determinata attività fisica che quando stiamo seduti o a riposo. Il quadro sintomatologico di solito non deve far allarmare più di tanto, a meno che non sia accompagnato da altri elementi: vertigini, confusione mentale, svenimenti, difficoltà di respirazione, sudore, dolore, sensazione di pressione al petto o al braccio.

Cosa fare

A volte il medico comprende come non occorra una specifica terapia per la tachicardia. Le palpitazioni possono anche passare da sole. Magari si può provare ad alleviare i sintomi, tenendo sotto controllo le tensioni personali. A questo proposito i fiori di Bach possono essere utili per combattere ansia e stress. Ci sono, comunque, alcune pratiche che non andrebbero trascurate, perché contribuiscono al rilassamento. Ci sono degli esercizi yoga per aumentare la concentrazione e per dare al nostro organismo una sensazione di benessere psicofisico.

Molto importanti sono anche i rimedi naturali: camomilla, valeriana, melissa, passiflora, tutte erbe dalle proprietà calmanti, che si possono prendere sotto forma di infusi. Molto utile può essere il biancospino, da assumere come tisana o per mezzo di gocce. Generalmente sono sufficienti 15 gocce diluite nell’acqua, che vanno prese 2 o 3 volte al giorno. Allo stesso tempo è essenziale rivedere il proprio stile di vita: curare l’alimentazione, privilegiando cereali, frutta e verdura, limitare la caffeina, la nicotina e l’alcool, fare un uso più moderato di farmaci stimolanti e curare, sotto consiglio medico, le eventuali malattie che causano le palpitazioni.