Savate: allenamento e tecniche [VIDEO]

savate

La Savate, nota anche col nome di boxe francese, è un’arte marziale nata in Francia e praticata a livello agonistico in particolare in Francia, Belgio ed Italia. La Savate trae le sue influenze sui calci dalle arti marziali orientali mentre la boxe di braccia trae origine dalla boxe inglese classica.

L’ origine di questa disciplina risale al XIX secolo quando consisteva in un sistema di combattimento basato su tecniche di calcio ed era praticata nel porto e nei sobborghi della città di Marsiglia.


L’allenamento:

L’allenamento nel Savate tende a conferire eleganza, resistenza e velocità a chi pratica questa disciplina.
– Il training di un allenamento-tipo si compone di 30 o 40 minuti di ginnastica a corpo libero con esercizi del collo, delle braccia e delle gambe.
– Si passa poi agli esercizi sulle gambe anche a coppie e con gli appoggi alla spalliera e infine ginnastica di potenziamento a terra.
– La sessione continua con 20 minuti di accademia di savate con colpi in riga intercalati da due riprese di un minuto e mezzo di savate a vuoto.
– Poi riprese da due minuti: tre di sole braccia e tre di braccia e gambe.
– Infine stretching.


Regole

– A differenza di discipline affini come Full Contact, Kick Boxing, Muay Thai e Taekwondo, dove si combatte a piedi nudi, nella savate si usano delle scarpe senza tacco con suola e punta rinforzate. I colpi vengono portati con il collo, con la punta del piede e con i talloni.
– Si può colpire l’avversario ovunque tranne che sulla nuca o nel triangolo genitale, mentre un colpo portato sulla schiena non viene richiamato dall’arbitro ma non comporta nessun punteggio per chi lo sferra.
– I colpi non hanno tutti lo stesso valore: i calci al viso, e in generale tutti quelli portati con le gambe (tranne quelli bassi) valgono di più di una serie infinita di colpi portati con le braccia.
– L’equipaggiamento dei tiratori comprende, oltre che la caratteristica divisa detta Accademica, il caschetto (usato solo in alcune categorie), il paradenti, i guantoni, la conchiglia, i paratibie (anche quest’ultime vengono usate solo in alcune categoria) e le scarpette rinforzate da savate.


Tipi di competizione:

Assalto: si sviluppa in tre riprese da un minuto e mezzo; i tiratori sono tenuti a portare i colpi affondandoli leggermente. In caso di colpo non controllato l’atleta interessato viene richiamato dall’arbitro; al terzo richiamo il tiratore viene squalificato. Il vincitore viene decretato dai giudici di gara, che valutano solo i colpi portati a segno e soprattutto lo stile dell’atleta.

Precombat: il combattimento di seconda serie si sviluppa in tre riprese da due minuti. Il contatto è pieno e il KO è valido. Il vincitore dell’incontro viene decretato dai tre giudici ai lati del ring in base alla potenza e alla precisione dei colpi.

Combattimento di prima serie: questo tipo di competizione non prevede l’uso di caschetto e paratibie, le riprese sono cinque; è riservato ad atleti esperti o da professionisti.


– La tecnica:

La tecnica della Savate è molto simile alla più moderna Kick Boxing. La principale differenza sta nell’uso di una scarpetta speciale, e nel poter colpire solo con quella. La tecnica pugilistica si rifà a quella del pugilato inglese con diretti, ganci, montanti e swing sono i colpi principali. Tra le tecniche di calcio più utilizzate invece ci sono il colpo di piede basso (chiamato anche “Charlemont”), il fouetté (calcio circolare), il chassé frontale (calcio frontale “a spinta”), il chassé laterale (calcio laterale), il revers e il revers de face.

– Il video:

Sicuramente particolare, questa particolare disciplina è molto simile alla Kick Boxing ma non ha lo stesso successo nel nostro Paese rispetto alla concorrenti orientali. Sono comunque presenti diverse scuole di Savate in Italia: se siete appassionati di arti marziali, perchè non provare?

Foto kolel kaven