Gonorrea maschile: sintomi, cura e terapie

Gonorrea maschile: vediamo i sintomi, la cura e le terapie. Si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Molto spesso ad essere colpiti da questa patologia sono i più giovani e a volte i soggetti che presentano la gonorrea hanno anche un’altra malattia, la clamidia. In caso di diagnosi di gonorrea, infatti, spesso i medici si trovano a trattare altre patologie sessualmente trasmissibili. Gli esperti, comunque, avvertono del fatto che non sempre la gonorrea viene diagnosticata, perché la malattia a volte non si manifesta con sintomi evidenti. Esistono delle cure: per questo motivo chi ha dei rapporti occasionali dovrebbe effettuare in modo regolare dei controlli medici.

Sintomi

Quando presenti, solitamente i sintomi della gonorrea sono più evidenti negli uomini. Si è in presenza di un’emissione mucopurulenta a livello dell’uretra. Le perdite, che inizialmente non hanno colore e non sono eccessive, possono avere una consistenza vischiosa ed assumere, con il tempo, un colore verde o giallo. Si hanno anche dolore nel momento della minzione, stimolo frequente di urinare e bruciore. Può presentarsi anche una sensazione di dolore ai testicoli e si può avere un rigonfiamento di questi ultimi. Una sensazione dolorosa si può avvertire anche mentre si sta defecando.

La malattia deve essere trattata tempestivamente, perché si potrebbero avere delle complicazioni. Negli uomini possono verificarsi delle cicatrici nell’uretra, che hanno la conseguenza di rendere difficile la minzione, e l’infezione potrebbe diffondersi, per mezzo del flusso sanguigno, in altre parti del corpo. Si possono avere, quindi, orchite, prostatite, infezione delle vescicole seminali ed epididimite, l’infiammazione del tubicino che consente il passaggio dello sperma. Inoltre possono essere riscontrate infiammazioni alle ossa, alle articolazioni e ai tendini.

Cura e terapie

Se viene diagnosticata in tempo, la malattia può essere curata con la somministrazione di farmaci antibiotici, come la cefixima, la ciprofloxacina o la tetraciclina. E’ importante una corretta diagnosi, da effettuare con un’analisi delle secrezioni uretrali, portata avanti con esami al microscopio o colturali o con lo studio del DNA batterico nell’urina. Bisogna ricordare, comunque, che, anche se le perdite diminuiscono dopo qualche giorno, questo non significa che l’infezione sia scomparsa. Il medico potrebbe prescrivere altri accertamenti, in caso dovesse sospettare una diffusione dell’infezione in altre aree del corpo. La malattia può essere risolta nel giro di poche settimane, se curata in modo corretto.

E’ importante favorire un adeguato dialogo tra l’adolescente e il medico, che dovrebbero essere lasciati soli per far sentire più a proprio agio il giovane quando si discute di argomenti delicati. Bisogna incoraggiare i più giovani a parlare dei problemi che si riscontrano con un professionista, che può costituire una fonte di informazione e di consiglio adeguata.