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Un basso tasso di ferro nel sangue provoca stanchezza, spossatezza, calo delle prestazioni intellettuali, fatica e nei casi più gravi, anemia. Il ferro infatti, è essenziale per il corretto funzionamento dell’emoglobina, responsabile del trasporto di ossigeno a tutte le cellule dell’organismo. Potrebbe dunque essere molto importante aumentare l’apporto di ferro per tutte le persone, i più giovani come gli adulti, che rischiano di non introdurne abbastanza tramite la dieta.
Ma quali sono icibi contengono più ferro? Vediamo i migliori sei.
1- Vongole: contengono circa 24 mg di ferro per 100 grammi, più del fabbisogno quotidiano (8 mg-18mg uomini adulti e donne in età fertile).
2- Cereali: quelli presenti sul mercato oggi sono molto ricchi di ferro, il suo contenuto varia dai 7-12 mg per 100 grammi. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che le fibre vegetali ne riducono sensibilmente l’assorbimento; per ottimizzare la loro assimilazione nel corpo, si consiglia di consumare i cereali con succo d’arancia appena spremuto o succo di limone.
3- Frattaglie: fegato di vitello e salsiccia, sono fonti eccellenti di ferro. Questi cibi contengono ferro ad immediata assimilazione.
4- Legumi: fagioli di soia e lenticchie. L’assorbimento del loro ferro è più basso di quello della carne, ma il basso costo e i nutrienti benefici in essi contenuti li classificano negli alimenti ideali per prevenire l’anemia e altre carenze nutrizionali.
5- Verdure verdi: spinaci e bietole. Alimenti molto benefici per l’organismo, se abbinati a frutta ricca di vitamina C e carne, aumentano l’assorbimento del ferro.
6- Carne: manzo, pollo, pesce, tacchino, maiale e altri, contengono ferro in grande quantità. Si tratta di un ferro facilmente assimilabile e che, fatta eccezione per i vegetariani, rientra solitamente nella nostra dieta.
L’assorbimento di ferro diminuisce se assunto congiuntamente a uova, crusca e tè; si dovrebbe cercare quindi di non mangiare questi alimenti insieme a quelli ricchi di ferro.
Inoltre, l’assorbimento intestinale del ferro varia a seconda di diversi fattori. Quello che più fa la differenza è il regno dal quale deriva, quello vegetale o quello animale. In condizioni normali l’intestino assorbe tra il 2 ed 10% del ferro dai vegetali e tra il 10 e il 35% da sorgenti animali. Quindi la percentuale di assorbimento del ferro di origine animale è superiore rispetto a quello vegetale; per questo in caso di carenza, meglio basarsi sui cibi a derivazione animale.
Questo anche in virtù del fatto che il ferro animale, aumenta l’assorbimento di quello vegetale. Quindi, combinare pasti dove si combinano alimenti ricchi di ferro provenienti dal regno animale e dal regno vegetale è la migliore soluzione.
Foto da pikimota