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La parabola di Kate Upton andrebbe studiata nei corsi di marketing, perché rappresenta un esempio di perfetta gestione dei social network ai fini della costruzione di un’immagine globale e di un brand personale. Sulla scena dall’età di 15 anni, questa bionda maggiorata classe 1992 è però esplosa solo nel 2011, grazie a un video postato su Twitter. Niente di eclatante, solo lei che balla durante una partita di basket a Los Angeles. Tanto è bastato per segnare il punto di partenza di una carriera da icona sexy, che dopo poco più di un anno ha portato Kate Upton sulla copertina di Vogue Italia. Onore destinato a poche.
Da quel video simpatico e malizioso ne è passata acqua sotto i ponti di una carriera in continua ascesa, che non conosce soste e anzi è segnata da un presenzialismo sfrenato. Non passa settimana senza che le curve esplosive di kate Upton compaiano su qualche rivista o sui cartelloni pubblicitari di qualche marchio importante: dall’intimo di Victoria’s Secret all’abbigliamento glamour di Guess? passando per gli hamburger fast food di Carl’s Jr., la 20enne della Florida ha dimostrato di essere tutt’altro che “choosy” quando si tratta di lavoro.
Qualcuno dirà che forse si sta bruciando con questa eccessiva esposizione, ma la realtà dei fatti per ora smentisce ogni infausta previsione: per due anni consecutivi Kate Upton è stata scelta come modella simbolo per la mitica Swimsuit Edition di Sports Illustrated e per il relativo calendario in bikini; nel 2011 è stata eletta corpo da bikini perfetto, successo bissato l’anno successivo, con in più l’aggiunta del titolo di Body of the Year 2012. Un fenomeno ancora più incredibile perché nato dal nulla e senza agenzie di stampa o creativi a spingerla, tanto che il New York Times l’ha elogiata e incoronata miglior fenomeno internet autopromosso.
Lei da sempre punta alla moda con la “M”, quella delle grandi case e dei fotografi più celebrati. Dopo aver posato per un servizio piccante sotto l’obiettivo indagatore di Terry Richardson, ora Kate Upton aggiunge un ulteriore tassello al suo quadro generale: la copertina di Vogue Italia è arricchita infatti da un servizio fotografico realizzato da Steven Meisel, che strizza l’occhio a Helmut Newton e alle atmosfere soft erotiche degli anni ’80, trasformando Kate nella vera icona sexy del nuovo millennio. E noi, che fin dai suoi primi passi l’abbiamo acclamata, non potremmo essere più felici.