Gli Oscar 2025: domina Anora, niente statuetta per Demi e Isabella

Anora trionfa agli Oscar 2025 con cinque premi, incluso quello per il Miglior Film, delusione per Demi Moore e Isabella Rossellini molto attese ma senza statuetta. Ecco tutti i dettagli della notte più attesa di Hollywood

Va agli archivi la 97edizione edizione degli Academy Awards, la notte degli Oscar, riconfermata al Dolby Theatre di Los Angeles. Un’edizione sofferta – in considerazione dell’emergenza incendi che ha devastato la California, ma anche del lutto che ha colpito l’Academy con il recente annuncio della scomparsa di Gene Hackman.

Oscar 2025
Gli Oscar 2025 premiano Anora – Credits ANSA (qnm)

Molti momenti spassosi, altri di maggiore emozione: e tante sorprese, che includono anche alcune delusioni. Perché le statuette più attese, quelle di Demi Moore, Timotee Chalamet e Isabella Rossellini, date quasi per scontate alla viglia, non sono state riconfermate.

Oscar 2025: brilla Anora

L’edizione 2025 degli Oscar ha consacrato Anora di Sean Baker come il miglior film dell’anno. La pellicola, una sorta di riedizione di Pretty Woman, ha conquistato ben cinque statuette, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Montaggio, affermandosi come una delle sorprese più grandi della serata.

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A premiare il film sono stati Meg Ryan e Billy Crystal, una coppia iconica del cinema (Harry ti presento Sally). Crystal in particolare – che la notte degli Oscar l’ha condotta in diverse occasioni – ha scherzato sulla sua carriera prima di aprire la busta: “Ero qui nove smoking fa, la prima volta è stata 35 anni fa, ha detto Crystal, prima di annunciare la vittoria di Anora.

La vittoria di Sean Baker

Il produttore e regista del film Sean Baker ritirando la statuetta per la miglior regia, ha sottolineato l’impatto del cinema indipendente: “Abbiamo realizzato questo film con un budget risicatissimo di soli 6 milioni di dollari e una troupe di appena 46 persone. Il cinema oggi più che mai richiede idee, cuore e coraggio…

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Ritirando il premio per la Miglior Regia, consegnatogli da Quentin Tarantino, Sean Baker ha ringraziato i registi che lo hanno ispirato: “Se non ci fossi stato tu, Quentin, Anora non sarebbe mai esistito. In un momento in cui il mondo si sente diviso, il cinema è ancora più importante. I cinema indipendenti sono in difficoltà; abbiamo perso migliaia di sale durante la pandemia. Registi, fate film per il grande schermo. Distributori, aiutateci a farli arrivare nei cinema. Genitori, portate i vostri figli in sala: saranno la prossima generazione di cinefili.

Un messaggio molto accorato che ha raccolto un tripudio di applausi da parte della sala…

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Sean Baker, regista di Anora, cinque statuette – Credits ANSA (qnm)

Mikey Madison, Miglior Attrice

Una delle più grandi sorprese della serata è stata la vittoria di Mikey Madison, che ha battuto Karla Sofía Gascón di Emilia Pérez, che avrebbe potuto diventare la prima attrice transgender a vincere un Oscar. Ma soprattutto Demi Moore, che con The Substance era considerata superfavorita per la sua prima statuetta da protagonista.

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Mikey Madison, 25 anni, visibilmente commossa, ha usato parole molto semplici nel suo discorso di accettazione e ringraziamento: “Sono cresciuta a Los Angeles, a due passi da Hollywood. Ma posso garantire che tutto questo mi è sempre sembrato tanto, tanto lontano. Grazie alla mia famiglia, grazie al mio fratellino gemello, che è il mio migliore amico. Questo è il mio sogno che si realizza. Grazie alle donne che ho avuto il privilegio di conoscere tra le sex workers e grazie a Sean che ha creduto in me: questo premio è merito tuo”.

La giovane attrice ha ricevuto una standing ovation, sottolineando l’entusiasmo per una vittoria inaspettata.

Adrien Brody conquista il secondo Oscar

L’Oscar per il Miglior Attore Protagonista è andato a Adrien Brody per la sua interpretazione in The Brutalist sorprendendo anche in questo caso le attese visto che molti vedevano favorito Timothee Chalamet con A Complete Unkown, il film biografico su Bob Dylan.

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Brody, che aveva già vinto nel 2003 per Il Pianista, è così uno dei pochi attori ad aver ottenuto due premi Oscar nella stessa categoria: “In questo ruolo racconto i drammi della guerra, dell’antisemitismo e del razzismo. Se il passato può insegnarci qualcosa, è che c’è sempre speranza. Lottiamo per ciò che è giusto e amiamoci…” ha detto Brody nel suo discorso.

Oscar 2025
Mikey Madison, miglior attrice protagonista – Credits ANSA (qnm)

Oscar 2025, l’omaggio a Gene Hackman

Il Dolby Theatre si è alzato tutto in piedi quando sul palco si sono presentate le squadre dei vigili del fuoco per un omaggio molto commovente.

Ma il momento più toccanti della serata è stato l’omaggio a Gene Hackman, scomparso pochi giorni prima della cerimonia.

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A introdurre il segmento In Memoriam è stato Morgan Freeman, che ha lavorato con Hackman in Gli Spietati e Under Suspicion: “Questa settimana la nostra comunità ha perso una leggenda, e io ho perso un amico. Gene era un uomo generoso, migliorava la performance di tutti sul set. Diceva sempre: ‘Non penso a cosa lascerò, ma spero di essere ricordato per aver dato il massimo’. Lo ricorderemo per questo e molto altro. Riposa in pace, amico mio”.

Sul grande schermo sono apparse immagini di Hackman nei suoi ruoli più iconici, tra cui Il braccio violento della legge e Superman, mentre l’intero teatro si alzava in piedi in una caldissima e lunga standing ovation.

Tributo a Quincy Jones: un’esplosione di musica

Un altro momento memorabile è stato il tributo a Quincy Jones, celebrato da tre grandi artiste: Whoopi Goldberg e Oprah Winfrey che hanno introdotto il segmento, e Queen Latifah che si è esibita in una versione strepitosa di Ease Down the Road che ha letteralmente costretto tutto il pubblico ad alzarsi in piedi e a ballare…

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“Quincy non ha solo cambiato la musica, ma ha cambiato il mondo. Senza di lui, l’industria musicale e cinematografica oggi non sarebbero le stesse….”, ha detto Oprah Winfrey. Quincy Jones, produttore di album leggendari a cominciare da Thriller, ma anche di numerosi film e di uno show di enorme successo come Il Principe di Bel Air interpretato da Will Smith, è scomparso il 3 novembre scorso a 91 anni.

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Demi Moore, una delle grandi sconfitte – Credits ANSA (qnm)

Oscar 2025, momenti spassosi: Adam Sandler e Ben Stiller

Gli Oscar propongono sempre momenti spassosi. In uno Adam Sandler, presentando il premio nel settore production design è rimasto inchiodato a metà palco su una piattaforma (volutamente) difettosa che lo ha costretto ad arrampicarsi letteralmente sulla scena. Prima di cadere. La statuetta è andata a Wicked che ha vinto anche l’Oscar per i migliori costumi.

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A proposito di vestiti il conduttore della serata Conan O’Brien ha richiamato l’attenzione su Adam Sandler seduto in platea, tra vestiti elegantissimi, in felpona, shorts e sneaker.

Miglior film internazionale – non c’erano pellicole italiane in nomination – è stato votato I’m Still Here di Walter Salles, prima opera brasiliana a conquistare una statuetta.

Le grandi sconfitte della serata: Isabella Rossellini e Demi Moore

Se da un lato la serata ha celebrato nuovi trionfi, dall’altro ha lasciato anche qualche grande delusione.

Alla sua prima candidatura all’età di 72 anni, Isabella Rossellini era tra le favorite per il premio di Miglior Attrice Non Protagonista per il suo ruolo in Conclave, ma la statuetta è andata a Zoe Saldaña per Emilia Pérez.

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Isabella Rossellini ha comunque lasciato il segno. Presentandosi sul red carpet l’attrice italiana ha scelto di rendere omaggio a David Lynch, anche lui recentemente scomparso, con cui aveva lavorato, indossando un abito Dolce & Gabbana in velluto blu, in onore del film che avevano girato insieme.

Quanto al ruolo in Conclave l’attrice si è detta entusiasta anche solo della nomination… “Questo film per me è stato un viaggio straordinario. Sono onorata di aver ricevuto questa candidatura, e il mio pensiero va a mia madre, Ingrid Bergman, che portò gli stessi orecchini che indosso oggi alla cerimonia degli Oscar nel 1979. Questo momento è anche per lei”.

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Isabella Rossellini sul Red Carpet – Credits ANSA (qnm)

Demi Moore e The Substance: la delusione più grande?

Grande attesa c’era anche per Demi Moore, che ha ricevuto acclamazioni per il suo ruolo in The Substance. Tuttavia, il film è rimasto senza premi sostanziali, se non quello per trucco e parrucco… Demi Moore era attesissima e ha lasciato il Dolby Theatre con un pizzico di delusione: “Sono felice che un film così coraggioso e atipico abbia ricevuto così tante attenzioni. Certo, avrei voluto vedere riconosciuto il lavoro del nostro team, non solo mio. Ma sono felicissima e grata. Sono convinta che di questo film e del suo messaggio si parlerà ancora molto a lungo”.

Timothée Chalamet: un Oscar sfumato

Anche Timothée Chalamet sperava in un trionfo per il suo ruolo di Bob Dylan in A Complete Unknown, ma il premio per il Miglior Attore è andato a Adrien Brody.

Chalamet, alla sua seconda nomination come migliore attore dopo quella del 2018 in Chiamami con il tuo nome, ha accettato la sconfitta con eleganza: “Interpretare Dylan è stata una delle esperienze più belle della mia vita. L’Oscar sfumato? Per fortuna continuano a propormi ruoli entusiasmanti. Dunque,… tornerò a provarci”.

Questo l’elenco di tutti i premi e delle nomination degli Oscar 2025

Best picture
Anora — Winner
The Brutalist
A Complete Unknown
Conclave
Dune: Part Two
Emilia Pérez
I’m Still Here
Nickel Boys
The Substance
Wicked

Best actress
Mikey Madison, Anora — Winner
Cynthia Erivo, Wicked
Karla Sofia Gascón, Emilia Pérez
Demi Moore, The Substance
Fernanda Torres, I’m Still Here

Best actor
Adrian Brody, The Brutalist — Winner
Timothée Chalamet, A Complete Unknown
Colman Domingo, Sing Sing
Ralph Fiennes, Conclave
Sebastian Stan, The Apprentice

Best supporting actor
Kieran Culkin, A Real Pain — Winner
Yura Borisov, Anora
Edward Norton, A Complete Unknown
Guy Pearce, The Brutalist
Jeremy Strong, The Apprentice

Best supporting actress
Zoe Saldaña, Emilia Pérez — Winner
Monica Barbaro, A Complete Unknown
Ariana Grande, Wicked
Felicity Jones, The Brutalist
Isabella Rossellini, Conclave

Best director
Sean Baker, Anora — Winner
Brady Corbet, The Brutalist
James Mangold, A Complete Unknown
Jacques Audiard, Emilia Pérez
Coralie Fargeat, The Substance

Best cinematography
The Brutalist, Lol Crawley — Winner
Dune: Part Two, Greig Fraser
Emilia Pérez, Paul Guillaume
Maria, Edward Lachman
Nosferatu, Jarin Blaschke

Best animated feature
Flow — Winner
Inside Out 2
Memoir of a Snail
Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl
The Wild Robot

Best animated short
In the Shadow of the Cypress — Winner
Beautiful Men
Magic Candies
Wander to Wonder
Yuck!

Best costume design
Wicked, Paul Tazewell — Winner
A Complete Unknown, Arianne Phillips
Conclave, Lisy Christl
Gladiator II, Janty Yates
Nosferatu, Linda Muir

Best original screenplay
Anora, Sean Baker — Winner
The Brutalist, Brady Corbet & Mona Fastvold
A Real Pain, Jesse Eisenberg
September 5, Tim Fehlbaum & Moritz Binder
The Substance, Coralie Fargeat

Best adapted screenplay
Conclave, Peter Straughan — Winner
A Complete Unknown, Jay Cocks & James Mangold
Emilia Pérez, Jacques Audiard, Thomas Bidegain & Nicolas Livecchi
Nickel Boys, RaMell Ross & Joslyn Barnes
Sing Sing, Clint Bentley, Greg Kwedar, Clarence Maclin & John Divine G Whitfield

Best makeup and hairstyling
The Substance — Winner
A Different Man
Emilia Pérez
Nosferatu
Wicked

Best film editing
Anora, Sean Baker — Winner
The Brutalist, Dávid Jancs
Conclave, Nick Emerson
Emilia Pérez, Juliette Welfling
Wicked, Myron Kerstein

Best production design
Wicked, Nathan Crowley, Lee Sandales — Winner
The Brutalist, Judy Becker
Conclave, Suzie Davies
Dune: Part Two, Patrice Vermette
Nosferatu, Craig Lathrop

Best original song
El Mal, Emilia Pérez (Clement Ducol, Camille & Jacques Audiard) — Winner
Never Too Late, Elton John: Never Too Late (Elton John & Brandi Carlile)
Mi Camino, Emilia Pérez (Clement Ducol & Camille)
Like a Bird, Sing Sing (Adrian Quesada & Abraham Alexander)
The Journey, The Six Triple Eight (Diane Warren)

Best documentary short
The Only Girl in the Orchestra — Winner
Death by Numbers
I Am Ready, Warden
Incident
Instruments of a Beating Heart

Best documentary feature
No Other Land, Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham & Rachel Szor — Winner
Black Box Diaries, Shiori Itō
Porcelain War, Brendan Bellomo & Slava Leontyev
Soundtrack to a Coup d’Etat, Johan Grimonprez
Sugarcane, Julian Brave NoiseCat & Emily Kassie

Best sound
Dune: Part Two — Winner
A Complete Unknown
Emilia Pérez
Wicked
The Wild Robot

Best visual effects
Dune: Part Two — Winner
Alien: Romulus
Better Man
Kingdom of the Planet of the Apes
Wicked

Best live-action short
I’m Not a Robot — Winner
A Lien
Anuja
The Last Ranger
The Man Who Could Not Remain Silent

Best international feature
I’m Still Here, Walter Salles (Brazil) — Winner
The Girl with the Needle, Magnus von Horn (Denmark)
Emilia Pérez, Jacques Audiard (France)
The Seed of the Sacred Fig, Mohammad Rasoulof (Germany)
Flow, Miguel Gomes (Latvia)

Best original score
The Brutalist, Daniel Blumberg — Winner
Conclave, Volker Bertelmann
Emilia Pérez, Clément Ducol & Camille
Wicked, John Powell & Stephen Schwartz
The Wild Robot, Kris Bowers

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