E’ il successore del vecchio GP 800, primo scooter con finale a catena dalla cilindrata a dir poco motociclistica. E’ al momento il mezzo con variatore più potente su qualsiasi mercato mondiale. E’ il nuovo Aprilia SRV 850 ABS/ATC, il Maxi Scooter che più maxi non si può della casa di Noale. In realtà il progetto e la prima versione hanno già più di un anno, ma fino ad ora non erano disponibili pacchetti di sicurezza per uno scooter che ha il peso delle migliori custom dell’Harley Davidson, cosa che insieme alla non proprio modesta potenza scoraggiava la maggior parte dei possibili acquirenti alla firma finale. Le cose, con la semplice aggiunta di 660 euro, sono cambiate
Costa 10.290 Euro franco concessionario. Si, non è poco, ci si compra una berlina di media cilindrata con lo stesso prezzo. Ma chi va con le due ruote sa che i pacchetti tecnologici di Aprilia, insieme alle innovazioni tecniche e, perchè no, alla bellezza dei mezzi che propongono (il gruppo ottico anteriore è la fotocopia della RSV4) valgono il prezzo. Soprattutto se si abità in città, dove la mobilità diventa sempre più un problema, soprattutto se gli assi del mezzo sono 2. Cosi, per coprire non solo il pubblico più raffinato, ma anche i pistaioli più avvelenati e i viaggiatori più incalliti, a Noale hanno deciso di creare qualcosa che si avvicina molto di più alle moto che non ai classici scooter.
I dati dichiarati parlano di 249 kg per 76 CV, mentre i rilevamenti fatti da più riviste del settore parlano di pocomeno di 280 kg per quasi 52 CV di potenza. Numeri che su di uno scooter sono comunque a dir poco di tutto rispetto per non dire intimorenti. Parliamo sempre di un mezzo che per frenare ha a disposizione solamente i… freni. che sono comunque due dischi all’anteriore bloccati da pinze Brembo che sembrano fatti per una qualsiasi Naked di media cilindrata, o anche più. La velocità di punta supera i 180 km/H, ma il cupolino non offre una grande protezione, complice l’impostazione di guida comoda ma dall’imprinting abbastanza sportivo, con il busto eretto e con poco spazio per i piedi.
I consumi restano, ad andature “civili”, intorno ai 20 KM/L, ma scendono a 12KM/L se si comincia a “spingere”. Il motore è potente ma grazie al pacchetto elettronico made in Italy, resta sempre gestibile e divertente. Il vano di carico è un altro punto in comune tra questo mastodonte delle ruote basse e le sue sorelle con cambio manuale, si posiziona sotto la sella ma è veramente piccolo. Il peso poi lo rende impacciato nelle manovre da fermo e veramente complesso da tirare sul cavalletto centrale. Cosa che passa in secondo piano nel momento in cui si comincia a salire di velocità, dove l’ottimo set di sospensioni unito ad una ciclistica costruita da una casa che proprio questa settimana ha vinto il suo 50° mondiale, lo rende uno dei scooter più stabili e agili presenti in circolazione. La linea, poi, fa automaticamente diventare il conducente una vera icona, un domatore in sella ad una belva alla quale pochi avrebbero il coraggio di dare fastidio. Basta non far sapere che ad aiutarvi avete il sistema ATC, di derivazione APRC, tra i sistemi più evoluti ed il primo ad apparire su di uno scooter.
Si tratta di uno di quei mezzi non adatto ai meno esperti, ma che concede a qualsiasi persona con un minimo di abilità delle due ruote di sentirsi un vero motociclista, senza rinunciare ai comfort di uno scooter. Comodo!