Tradimento? La soluzione è la coppia aperta

coppia aperta tradimento

Prendendo in prestito un vecchio adagio, potremmo dire che tradire è un po’ morire. Di certo il tradimento segna in maniera inequivocabile la fine del rapporto di coppia, che la scappatella venga scoperta o che resti segreta. La passione per la partner ufficiale viene sostituita da quella per l’amante, seminando crepe nella relazione di coppia. Ma non c’è nessuna soluzione per evitare la crisi da tradimento? Certo che sì, e si chiama coppia aperta.

A sostenere la tesi della coppia aperta come rimedio ai mali del tradimento è il quotidiano tedesco Hamburger Morgenpost, che vede nella serenità consapevole della relazione aperta il modo migliore per scaricare tutte le tensioni accumulate a causa delle bugie, delle litigate e delle fughe notturne. Alla base della teoria ci sono i consigli di due esperti svizzeri, Karin Müller e Henri Guttmann, che hanno da poco pubblicato un manuale di sopravvivenza alla relazione fedifraga intitolato “Ciao, amo tuo marito”.

Lo scopo del libro è capire come superare il dolore provocato dalla scoperta che il partner intrattiene una relazione extra-coniugale. Bene, secondo i due autori il modo migliore per superare i sensi di colpa e riportare la luce sul rapporto è la cosiddetta divisione del giardino, che in concreto significa passare a una stabile relazione a tre. Chi tradisce, infatti, difficilmente smetterà di farlo nonostante le liti e le tensioni, e questo il partner lo sa, anche se cerca di illudersi che prima o poi avvenga un ravvedimento. La cosa migliore dunque è accettare la situazione e affrontarla tutti insieme.

Alla base di questa convivenza devono esserci la sincerità e la trasparenza, il che vuol dire che chi tradisce deve confessarlo al fine di trovare un’intesa comune e soddisfacente. D’altra parte il sesso al di fuori della relazione fissa può rappresentare un toccasana anche per la coppia, sempre che da parte di entrambi ci sia la volontà di mantenere comunque saldo il rapporto. Il pragmatismo diventa fondamentale, per capire che il bene finale da proteggere è la relazione, ma senza più reprimere i desideri. Unico dubbio: ma in una relazione aperta non viene meno il ruolo dell’amante, trasformata nel terzo polo della coppia?