Uno degli impegni principali del governo Monti è stato fin dall’inizio mettere mano al decreto semplificazioni, quell’insieme di norme che consentono di alleggerire il carico della burocrazia sulle spalle di cittadini e aziende, semplificando appunto il rapporto con la pubblica amministrazione. Il decreto, conosciuto anche come Semplifica Italia, è finalmente diventato legge ed è in vigore dal 7 aprile, ragion per cui è necessario fare un sunto delle novità che i cittadini si troveranno davanti nell’immediato futuro.
Partiamo innanzitutto dagli strumenti della semplificazione. Razionalizzare significa anche contenere i costi di una amministrazione che in Italia raggiunge costi insostenibili e nasconde sacche di inefficienza e sprechi di denaro pubblico. Per questo motivo il testo approvato spinge molto sull’Agenda Digitale, ovvero sull’informatizzazione dei sistemi burocratici, per venire incontro alle esigenze moderne del cittadino e rendere la P.A. meno costosa. Dall’e-government al cloud computing, dalla trasparenza all’open data sono molte le novità promosse dalla legge.
Per quanto riguarda il lato strettamente tecnologico della riforma, sono tre le novità più interessanti. A partire dal 1 gennaio 2014 sarà possibile svolgere tutte le procedure online per cittadini e imprese, così come le comunicazioni tra diverse amministrazioni. Per quanto riguarda i pagamenti online le amministrazioni dovranno fornire sui rispettivi siti tutte le indicazioni necessarie per pagare tramite bonifico elettronico numerose tipologie di spesa, dalle tasse scolastiche ai ticket, dalle multe al bollo, l’iscrizione all’università e ai concorsi pubblici. Novità anche per la sanità digitale con la gestione elettronica delle pratiche cliniche e la prenotazione elettronica delle visite attraverso sistemi ad hoc.
Nonostante il cuore della legge sia proprio Internet, i benefici si sentiranno anche nei rapporti fisici quotidiani con la pubblica amministrazione. Numerose in questo senso le novità. Vediamo le più importanti per i cittadini.
Cambio di residenza: grazie alla pratica telematica il cambio avrà effetto immediato con effetti giuridici all’atto della dichiarazione.
Certificati immigrati: dal 1 gennaio 2012 ai cittadini extracomunitari non verranno più richiesti i certificati come permessi di soggiorno o ricongiungimenti familiari, perché saranno le stesse amministrazioni ad acquisire d’ufficio ogni necessaria documentazione.
Carta di identità: per evitare che i titolari del documento non si rendano conto che è scaduto, viene prevista la scadenza in corrispondenza del giorno del compleanno. Si tratta di una novità richiesta direttamente dai cittadini e accolta con favore dal governo nel testo finale.
Procedure anagrafiche: ogni procedura di questo tipo verrà comunicata in via esclusiva attraverso strumenti telematici per sveltire le pratiche su atti di stato civile, cambi di residenza, cancellazione e iscrizione alle liste elettorali, comunicazioni ai comuni dei notai ai fini delle annotazioni delle convenzioni matrimoniali, comunicazione e accesso alle liste di leva.
Pratiche auto: novità per il bollino blu che da annuale diventa contestuale alla revisione dell’auto, quindi la prima volta dopo quattro anni e poi con cadenza biennale. Tempi più brevi anche per le pratiche di rinnovo patente per gli ultraottantenni e per il riconoscimento della validità del permesso auto per le persone con disabilità.
Ticket sanitari: ad oggi le esenzioni vengono decise a livello nazionale ma non ci sono accordi sulla durata, il che comporta pratiche a cadenza annuali per il rinnovo delle esenzioni. Questo cambierò con un apposito decreto del Ministero della Salute che stabilirà la durata delle esenzioni per i malati cronici.