Nina, il suo solo nome fa tremare decine e decine di uomini. La sua bellezza è solo uno dei motivi che rendono la 32enne moldava il nemico numero uno dei mariti di Jesi. L’altro motivo, decisamente più compromettente, è il mestiere svolto dalla seducente Nina: squillo per una clientela benestante. Avvocati, liberi professionisti e facoltosi commercianti sono finiti nella rete di questa avvenente prostituta, il cui business è stato bloccato dalla polizia. Ecco perché ora a Jesi metò città trema per la paura che escano fuori i nomi dei clienti, mentre l’altra metà (quella formata dalle mogli) non vede l’ora di sapere chi sono i mariti fedifraghi.
Una storia di ordinaria disperazione quella di Nina, bellissima moldava arrivata in Italia con una laurea in psicologia in tasca e tanta voglia di trovare lavoro. Purtroppo le sono bastate poche settimane per comprendere che si trattava di una vana promessa. Lungo lo stivale non è poi così tanto facile farsi assumere, nemmeno come colf (compromesso di tantissime donne dell’Est dalle nostre parti). Spinta dalla necessità e, pare, dai suoi aguzzini, Nina decide così di affidare le sue speranze a quel corpo sinuoso da modella che le ha fornito Madre Natura. Affittato un appartamento in centro da una sua connazionale (che sapeva del suo mestiere ed è quindi stata indagata per sfruttamento della prostituzione), ha iniziato a ricevere su appuntamento. Per lo più professionisti tra i 40 e i 60 anni, per una cifra tra 100 e 150 euro a prestazione.
Il problema è sorto quando si è sparsa la voce di questa bellissima squillo moldava anche al di fuori della città. Il movimento ha insospettito la polizia che, con l’aiuto di un connazionale della ragazza, ha messo in atto una lunga serie di appostamenti, con tanto di foto e video per registrare le targhe e i volti dei clienti. Da qualche giorno sono partite le convocazioni in questura, in gran segreto ma fino a un certo punto. L’assenza di Nina è stata subito notata, creando il panico tra i suoi clienti. I quali, uno alla volta, stanno finendo nella stanza degli interrogatori, tutti con una sola richiesta da condannati a morte: “Non dite niente a mia moglie“. A rischio non solo la carriera dei suddetti professionisti ma anche la relazione coniugale. Difficile, a questo punto, che le identità dei clienti possano davvero rimanere segrete a lungo. Ormai ogni uomo di Jesi che entra in questura è un potenziale cliente di Nina. La donna che ha fatto innamorare un’intera città, gettandola poi nello sconforto.