Cospito, iniziata l’udienza sulla richiesta dei domiciliari: la situazione

L’udienza sulla richiesta di differire la pena (che di fatto eliminerebbe il 41-bis) è iniziata nell’ospedale San Paolo

Il giorno della verità è arrivato. Alfredo Cospito conoscerà il giudizio del Tribunale di sorveglianza di Milano, chiamato a discutere richiesta di differenziare la sua pena. I legali dell’anarchico, condannato al 41 bis hanno richiesto (alla luce delle sue condizioni di salute) la possibilità di trasformare la sua pena in una detenzione domiciliare. A casa della sorella. Una richiesta che, se accettate, andrebbe di fatto ad eliminare il regime del 41-bis.

Cospito
Iniziata l’udienza sui domiciliari per Cospito – Qnm.it –

Uno scenario sul quale la difesa lavora da settimane, ma che alla luce degli eventi sembra di difficile realizzazione. Le condizioni di salute di Cospito sono tali a causa di condizioni autoindotte. L’anarchico, che protesta sul 41 bis, sta continuando da ottobre lo sciopero della fame. La giurisprudenza ha già sancito che l’autoinduzione contrasta col principio del differimento pena.

Nel frattempo è iniziata l’udienza per discutere sulla richiesta della difesa. Il dibattito viene portato avanti nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano. Sono entrati nella struttura l’avvocato Flavio Rossi Albertini, i giudici della Sorveglianza Giovanna Di Rosa e Ornella Anedda, che saranno affiancati da due esperti, il procuratore generale Francesca Nanni e il sostituto pg Nicola Balice. I medici dell’ospedale non hanno dato l’ok al trasferimento nel carcere di Opera per il videocollegamento, perché vogliono poter monitorare costantemente l’anarchico, che alcuni giorni fa ha avuto un problema cardiaco, anche se le sue condizioni vengono definite stabili. Di diverso avviso sono i medici che sono stati chiamati in causa dalla difesa. secondo loro l’imputato ha subito una “fibrillazione ventricolare” che poteva “essergli fatale”. Per i medici dell’anarchico, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame dallo scorso 20 ottobre. “Alto il rischio” che “si ripeta un evento di questo tipo”, secondo il medico.

L’udienza, che si annuncia decisiva si sta quindi tenendo in ospedale. I giudici, che hanno tempo 5 giorni per depositare il provvedimento, dovranno valutare se il suo stato di salute sia o meno compatibile con la detenzione, vagliando una serie di temi giuridici. Tra questi non il 41bis, anche se di fatto, se la pena venisse sospesa, sarebbe bloccato anche il 41bis. Ale momento non c’è alcun presidio di anarchici o antagonisti davanti all’ospedale.

Le proteste in Spagna

Le proteste in tutta Europa degli anarchici – Qnm.it

Ieri sera, nel frattempo si è registrato  un nuovo presidio degli anarchici davanti all’ambasciata italiana a Madrid in solidarietà ad Alfredo Cospito detenuto al 41 bis e in sciopero della fame dal 20 ottobre. “Alfredo Cospito Libertà”, “41 bis è tortura”, “Lo Stato italiano tortura e assassina”, hanno scandito i manifestanti, che hanno srotolato uno striscione con la scritta “Cospito Libertà”.