Primarie PD, chi ha vinto: i dati ufficiali su voti e affluenza

Si è conclusa la domenica di consultazioni per le primarie del PD che hanno decretato la scelta del nuovo segretario di partito dopo le dimissioni di Letta

La conferma arriva a notte inoltrata. La certezza invece è festeggiata intorno alle ore 23.30 quando con l’80% delle schede ormai scrutinate Elly Schlein ha almeno il 7% dei voti in più del suo avversario, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

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Le schede delle primarie del PD – QNM

Il primo a congratularsi con la vincitrice è proprio il suo avversario, a denti stretti per la verità: “Prendo atto della volontà della base del partito – dice un Bonaccini deluso ma collaborativo – le daremo sicuramente una mano. Ora è importante dare vita a questo segnale di rinnovamento senza ascoltare sirene che ci possano portare altrove.

Primarie PD, Schlein batte Bonaccini

Tra le prime a congratularsi con la vincitrice delle consultazioni di partito anche il presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Dalla prima donna presidente del consiglio, alla prima donna segretaria del maggiore partito della sinistra: “Mi congratulo del suo successo e spero che la sua vittoria aiuti la sinistra a guardare avanti e non indietro”.

Un risultato sorprendente quello dei gazebo che in un certo qual modo ha smentito quelle che sembravano essere le indicazioni che arrivavano dai circoli del PD. Sicuramente una novità. Che decreta un’ascesa da record di una militante giovane, trasversale in un partito nuovamente alla ricerca di una identità.

“Diventeremo un problema per Giorgia Meloni”

Le prime parole di Elly Schlein sono di ringraziamento per la base che l’ha votata: “Dal partito ci arriva un segnale chiaro e forte che ci invita a cambiare davvero. Le priorità sono il contrasto a ogni forma di disuguaglianza, il diritto a un lavoro dignitoso, la necessità di affrontare con la massima urgenza l’emergenza ambientale e climatica”.

Schlein promette opposizione dura e senza sconti: “Diventeremo un bel problema per il governo di Giorgia Meloni. Inizieremo difendendo la dignità del lavoro e il ruolo pubblico di scuola e sanità”.

Nessuno screzio con Bonaccini: “É stato un dibattito tosto, duro e leale, un confronto di alto livello del quale lo ringrazio. Ora il partito lo ricostruiremo tutti insieme sulla base di ciò che ci viene chiesto”.

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Elly Schlein, la prima segretaria donna del PD – QNM

Il PD svolta a sinistra

Elly Schlein era la candidata meno conosciuta, uno dei volti nuovi. La sua linea era fortemente improntata a un ritorno del PD ai valori tradizionali della sinistra, più lontano da coalizioni allargate con Cinque Stelle e centristi.

Secondi i primi dati durante lo scrutinio il suo successo è piuttosto uniforme un po’ ovunque, sia nelle grandi città come Roma a Milano, che a nord come a sud. Il primo a rompere il ghiaccio è Bonaccini, alle 23.30… Sul palco del suo comitato, alla Casa del Popolo di Casalecchio di Reno, chiede un applauso alla sua avversaria: “L’ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. È stata più capace di me nel dare il senso di un rinnovamento del partito. Da domani tutti dobbiamo darle una mano per il rilancio del Pd. Se avessi vinto avrei chiesto ad Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano”.