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Il celibato sacerdotale è un tema di grande attualità, in un periodo in cui il nuovo Papa Francesco ha aperto le porte del Vaticano al cambiamento. Tra un richiamo ai valori dell’umiltà e della povertà e una discussione sulla trasparenza della Banca Vaticana, non potrebbe esserci forse spazio per una riforma sul celibato dei preti? Il Pontefice ha ripetutamente dichiarato attenzione al delicato tema, e il 10 febbraio 2014 avrebbe confidato a don Giovanni Cereti, uno dei preti presenti alla riunione del clero romano, di voler mettere in agenda il tema. La discussione sul matrimonio per i preti viene riportata a galla sui media ogni volta che uno scandalo di natura sessuale colpisce un membro della Chiesa, che si tratti di un prete pedofilo, di una suora che resta incinta come per magia, o semplicemente di un prete che vive e convive con la sua perpetua come fosse una famiglia. In definitiva perché i preti non si possono sposare?
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PRO: Il celibato non è un dogma
Il celibato e l’astinenza da qualsivoglia atto sessuale non sono dogmi inscritti nei testi sacri ma soltanto una consuetudine ecclesiastica pensata dall’uomo agli albori del cattolicesimo. Cristo, insomma, non ha mai impedito il matrimonio dei preti. Concetto ribadito anche da Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.
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CONTRO: Verrebbe meno il voto di castità
Altro argomento portato dalla schiera dei contrari riguarda la castità, un voto che tutti i sacerdoti devono fare quando prendono i voti. Il matrimonio metterebbe in discussione questi voti, perché è impensabile un rapporto di coppia che prescinda del tutto dal sesso. Questo condurrebbe a un’altra domanda scabrosa: i preti possono avere dei figli?
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PRO: Si elimina un’ipocrisia
Il fatto che i preti cattolici non possano sposarsi appare, agli occhi più smaliziati, come una vera e propria ipocrisia, soprattutto perché di fatto molti preti già convivono o portano avanti relazioni più o meno clandestine. Perché allora non ufficializzare un dato di fatto?
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CONTRO: È in contrasto con le Sacre Scritture
Sebbene anche il Segretario Vaticano abbia detto che si tratta di una tradizione nata nei primi secoli dell’esistenza della Chiesa in quanto istituzione, molti continuano a ricercare nei testi sacri evidenze di una proibizione al matrimonio che, a conti fatti, non esiste.
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PRO: Si può evitare il rischio pedofilia
Lasciamo per ultimo il tema più scottante, quello che riguarda il rapporto perverso tra sacerdoti e pedofilia. Il discorso qui è più complesso e riguarda piuttosto la repressione degli istinti sessuali, che non sono frutto della tentazione del demonio ma della natura dell’essere umano. Quando capirà questo, allora, la Chiesa farà davvero un passo in avanti verso la modernità.
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CONTRO: Il Papa è contrario
Che si tratti di dogma o tradizione, il primo passo per l’abolizione dell’obbligo di celibato deve essere compiuto dal Santo Padre: dell’attuale Papa Francesco esiste un’opinione espressa in un dialogo con il rabbino Abraham Skorka, risalente a quando era ancora cardinale, in cui egli esprimeva apprezzamento per il mantenimento del celibato.
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PRO: Altre religioni consentono di sposarsi
Senza volere andare ad analizzare religioni molto diverse da quella cristiana, bisogna considerare che anche in seno a questa fede esistono correnti che non prevedono il celibato sacerdotale: ad esempio i preti anglicani o protestanti possono contrarre matrimonio pur continuando a officiare il loro servizio alla comunità.
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