Giorgia Meloni ad Addis Abeba: la promessa in vista di Ottobre

Il Premier italiano è il primo leader occidentale ad essere ricevuto ad Addis Abeba dopo la tregua che ha innescato il processo di pacificazione con la regione del Tigray

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Giorgia Meloni propone il piano Mattei per l’Africa – Qnm.it

Lavorare per l’Africa, combattere le innumerevoli emergenze umanitarie che affliggono questo continente (su tutte la crisi somala, giudicata dall’Onu “una delle peggiori crimi umanitarie del mondo”)  e provare a gestire l’enorme flusso migratorio. Questi alcuni degli obiettivi che il Governo italiano si è posto alla vigilia del viaggio del Premier Giorgia Meloni ad Addis Abeba. Il primo ministro italiano ha rilanciato l’idea del Piano Mattei, che verrà rilanciato ad ottobre durante il summit intergovernativo Italia-Africa.  “Ci stiamo lavorando” soprattutto “ascoltando” e “coinvolgendo” i paesi africani, assicura la premier in un breve punto stampa tra un incontro e l’altro nella capitale etiope.

Il summit e le promesse

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Giorgia Meloni ad Addis Abeba – Notizie.com

Sul summit di ottobre Giorgia Meloni spiega:  “Sarà importante perché non puoi pretendere di sapere quali siano le opzioni migliori: noi possiamo offrire le nostre idee, i nostri punti di vista, poi è importante coinvolgerli ed è quello che stiamo facendo. Quella di ottobre è l’occasione a cui arrivare a una definizione complessiva del piano in cui siano coinvolte queste nazioni”. Arrivando ad Addis Abeba, Giorgia Meloni è stata ricevuta con gli onori militari dal primo ministro Abiy Ahmed Ali. Il premier è il primo leader occidentale ad essere ricevuto ad Addis Abeba dopo la tregua che ha innescato il processo di pacificazione con la regione del Tigray. Un conflitto durato due anni, una guerra civile, secondo gli osservatori internazionali, che ha provocato oltre 600mila morti e ha interrotto un percorso di crescita robusta e inusuale per i paesi africani.


“C’è, sicuramente, un protagonismo italiano in Africa e nel Corno d’Africa che per noi è cruciale e sensibile”, ha detto ancora il presidente del Consiglio. “Qui sono molte le materie sulle quali discutere e quella migratoria è una conseguenza – ha aggiunto – ma qui sono presenti le nostre aziende con investimenti e infrastrutture, che sono anche infrastrutture riferibili a quello che io chiamo il Piano Mattei per l’Africa, aziende italiane che stanno costruendo le linee principali”. Il legame tra i due Paesi resta solido, come confermato dal Primo Ministro italiano: “Questa è una terra che ospita 823mila rifugiati e 4,2 milioni di sfollati, che poi sono tra quelli che, attraverso Sudan e Libia tentano la fortuna sui barconi per arrivare in Italia. “Penso che il Piano Mattei – assicura la premier – produca molto più dello sforzo che richiede, per l’interesse nazionale italiano, per l’interesse europeo, per la stabilità di un continente sul quale forse negli ultimi anni non abbiamo fatto abbastanza”. Parole che ripeterà anche domani al trilaterale con Etiopia e Somalia