Figlia di pochi mesi ricoverata in ospedale per diverse volte nel giro di pochissimo tempo: la scoperta del personale sanitario è raccapricciante sui reali motivi. La dinamica degli episodi.
Quattro ricoveri nel giro di poco tempo in ospedale, poi i sospetti dei medici e la conseguente chiamata alle forze dell’ordine per chiarire la vicenda. La protagonista è una bambina di un anno e quattro mesi ricoverata in ospedale diverse volte nel giro di poche settimane. Il personale sanitario non riusciva a chiarire le gravi ed evidenti irritazioni sul corpo della bambina, poco dopo la scoperta inaspettata.

Nuovi accertamenti hanno invece permesso di scoprire quanto accaduto alla piccola portata in vari ospedali della zona per scoprire l’origine dell’episodio. I sospetti dei medici sarebbero diventati realtà, da qui l’idea di contattare la polizia per chiarire la vicenda.
Bambina di 16 mesi ricoverata in ospedale, spray sul corpo della piccola
In realtà, però, la madre della piccola le avrebbe spruzzato dello spray, da qui le gravi irritazioni scoperte su braccia e corpo della neonata di 16 mesi. Ad incastrare la donna sarebbero state le immagini delle telecamere che l’avrebbero immortalata mentre spruzza spray deodorante al borotalco in grandi quantità, così da causare il ricorso alle cure in ospedale. Gli agenti della Squadra mobile avrebbero avviato gli accertamenti dopo l’allarme dei medici, poi la scoperta.

Forti irritazioni e la necessità di recarsi in vari ospedali. La donna sarebbe stata indirizzata dai medici a recarsi presso un altro ospedale, da qui la decisioni di avvertire le forze dell’ordine. Previsto intanto un interrogatorio di garanzia per la 29enne, attualmente arrestata per gravi maltrattamenti ai danni della piccola di 16 mesi. Le indagini della Procura di Milano vanno avanti e non si escludono possibili disturbi di natura psichica sui quali bisognerà eventualmente fare degli accertamenti.
Sta di fatto che la donna avrebbe spruzzato per mesi lo spray sulla pelle della bimba, facendola così ricoverare in ospedale. Gli investigatori non escludono possibili stati di natura depressiva “legati alla maternità“. La bimba ha riportato ustioni alla pelle causate dallo spray spruzzato a distanza piuttosto ravvicinata. La vicenda riguarda una 29enne residente in provincia di Varese, arrestata dopo l’ordine del giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile.
La scoperta: ricoveri e maltrattamenti
Le telecamere di sorveglianza hanno permesso di ricostruire i maltrattamenti ai danni della piccola. Sarebbero almeno tre i ricoveri in diversi ospedali della Lombardia, in tutti i casi il personale sanitario non era riuscito ad offrire una spiegazione legata alle lesioni comparse sul corpicino della piccola. Ma è proprio dopo alcune settimane di ricovero che i sospetti sulle lesioni sarebbero diventati motivo di ulteriori indagini, questa non più di natura medico-sanitaria.

L’ipotesi è che la donna avesse deciso di praticarle queste lesioni per farla rimanere in ospedale. Ed è proprio per questo che non si sarebbero esclusi problemi di natura depressiva legati al post-partum. Piccola trasferita in diversi ospedali, sempre con abrasioni sul corpo, senza riuscire a trovare la vera origine del problema, dai sospetti si è successivamente passati alla triste realtà.
Intanto la piccola è stata affidata al Servizi sociali. Un primo episodio accaduto quando aveva soltanto due mesi, a distanza di un po’ di tempo la scoperta. Portata di continuo presso il pronto soccorso, con tanto di lesioni e abrasioni. La vicenda si è conclusa grazie all’ausilio di intercettazioni e supporto del sistema di videosorveglianza di zona. Grazie al lavoro della polizia è stato possibile accertare la verità su quanto accaduto.
Gravi episodi procurati “in modo reiterato da lesioni personali, assoggettandola a sofferenze fisiche e morali, costringendola a vivere in penose condizioni di vita e in permanente stato di ricovero, impedendole di poter vivere e crescere in un ambiente famigliare idoneo a preservarne la crescita e lo sviluppo“, si legge sulla nota del gip Patrizia Nobili.