Per l’omicidio dell’ex ladro ucraino diventato blogger per la Russia è stata arrestata una donna. Vladlen Tatarsky è stato ucciso da una bomba esplosa in un bar di proprietà del capo di Wagner
La bomba esplosa ieri in un bar a San Pietroburgo ha ucciso il blogger militare ultranazionalista Maksim Fomin, nome in codice Vladlen Tatarsky. Ad essere sospettata del delitto è Daria Trepova, una ragazza di 26 anni di San Pietroburgo, arrestata dalle forze di sicurezza russe.

La donna avrebbe portato in un bar di proprietà del capo di Wagner una statuetta su cui era montato l’ordigno esplosivo. Anche se ancora non c’è stata una conferma ufficiale sulle informazioni giunte, secondo alcuni media, Daria Trepova era stata già fermata e arrestata lo scorso 24 febbraio durante una manifestazione contro la guerra in Ucraina.
L’ordigno è stato fatto esplodere nel locale commerciale di proprietà di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner. Ma chi era l’ex ladro ucraino 41enne diventato blogger per conto di Mosca? Scappato durante la prima guerra nel Donbass si è poi unito ai separatisti.
Russia-Ucraina, blogger militare ucciso in un bar: Chi era Tatarsky
L’autunno scorso fu invitato ufficialmente dal presidente russo Vladimir Putin al Cremlino. Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky è nato a Makiivka, in Ucraina, nella regione di Donetsk è cresciuto minatore, il 41enne è stato uno dei più irruenti nazionalisti russi. Dall’invasione russa in Ucraina è andato a combattere nel Donbass ma, contemporaneamente, faceva il blogger di guerra per Mosca.

Seguitissimo sui canali Telegram da oltre mezzo milione di follower, Tatarsky, come riporta la Repubblica, è il protagonista del libro culto “Generazione P” del russo Viktor Pelevin che come il protagonista del libro, considerava la Russia l’unico orizzonte possibile. Gli ucraini lo consideravano tra i più influenti propagandisti di Mosca ma non era apprezzato da tutti i russi. Nel 2014, dopo essere evaso dal carcere, si unisce ai separatisti e due anni dopo entra in un’unità di intelligence.
Era il 2019 quando Tatarsky si trasferisce a Mosca ed entra in contatto con Darja Dugina, figlia dell’estremista Aleksandr Dugin, uccisa lo scorso agosto in un attentato. A settembre Vladimir Putin invita il militare alla cerimonia per le quattro regioni ucraine occupate. Il blogger, quel giorno, registra un video in cui dichiara: “Sconfiggeremo chiunque, uccideremo tutti, ruberemo tutti coloro a cui dobbiamo rubare. Tutto sarà come vogliamo noi”.
Su Internet è apparso un video di una ragazza che trasportava una scatola presumibilmente contenente esplosivo in un caffè di San Pietroburgo
Ricordiamo, nella “capitale culturale” della Federazione Russa, il traditore e propagandista Vladlen Tatarsky è morto a seguito di… pic.twitter.com/1DqdHfZkeB
— Gianluca (@Gianl1974) April 2, 2023
Cosa si nasconde dietro l’omicidio di Tatarsky. I commenti dagli USA
Secondo quanto riportato nell’ultimo report statunitense dell’Isw (Istituto per lo studio della guerra), l’omicidio del blogger militare russo Vladlen Tatarsky a San Pietroburgo potrebbe rivelare altre fratture all’interno del Cremlino. Gli analisti dell’Istituto hanno definito la dichiarazione di Prigozhin, che avrebbe detto di non incolpare il regime di Kiev ne per la morte del blogger militare ne per l’attentato a Daria Dugina indicando invece come responsabile un gruppo di radicali russi, molto strana.

Secondo i primi commenti che arrivano dagli USA l’attacco al bar di San Pietroburgo, come riporta la Repubblica: “potrebbe essere un tentativo di intimidire altri blogger militari affiliati a Wagner. È possibile che i funzionari russi intendano usare l’assassinio di Tatarsky per spingere l’autocensura della società civile russa che mette in discussione i progressi della guerra nei bar”.
Solo lo scorso febbraio Putin aveva dato indicazioni all’intelligence (Fsb) di intensificare le misure di controspionaggio nonché di reprimere la divulgazione dell’ideologia filo-ucraina. Infatti, “il movimento Kiber Front Z, affiliato a Wagner, ha tenuto alto per dviersi mesi discussioni sulla guerra nei bar di proprietà di Prigozhin. E’ plausibile che questo ultimo delitto scoraggi la partecipazione a eventi simili”.
Nato e Ucraina sono stati terroristi. Ancora un attentato terroristico i un club a San Pietroburgo. Morto un uomo che presentava il suo libro. Siamo in attesa d’accertamenti. pic.twitter.com/cGotAC4xwI
— Valentina 🇧🇬🇮🇪🇷🇺🧱 (@ValentinaMihay5) April 2, 2023