Finalmente l’attuazione di un provvedimento radicale nel calcio con l’arresto di sette tifosi accusati di razzismo e crimine d’odio per gli insulti nei confronti di un giocatore avversario
Razzismo e crimine d’odio. È l’accusa della quale dovranno rispondere sette tifosi arrestati in Spagna dopo i gravi episodi avvenuti a margine della partita di campionato della Liga tra Valencia e Real Madrid.

La vicenda ha avuto un enorme risalto internazionale. Alcuni tifosi avevano insultato il giocatore brasiliano del Real Vinicius Junior dandogli dello ‘schiavo’ e della ‘scimmia’.
Calcio e razzismo
Insulti inaccettabili che avevano la furiosa reazione del giocatore e una sospensione della partita. Vinicius si era avvicinato ai bordi del campo e indicando i tifosi che lo avevano riconosciuto chiedeva dei provvedimenti.
Subito dopo la partita Vinicius ha pubblicato un post molto duro sui propri canali social… “non è la prima, la seconda e nemmeno la terza volta che accade – aveva scritto il giovane fuoriclasse brasiliano – non posso altro che pensare che la Spagna e il calcio spagnolo rappresentino un mondo ancora fortemente razzista”.
Parole che avevano provocato il sostegno del tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti che si era detto disgustato da quanto aveva visto e sentito sul campo.
La solidarietà non basta
Solidarietà anche da parte del Valencia che aveva preso le distanze dai suoi stessi tifosi garantendo il massimo appoggio alla polizia per identificare i responsabili di quanto accaduto e dichiarandosi pronto a denunciarli chiedendo i danni di immagine. Solidarietà anche da parte del fornitore tecnico del Valencia, la compagnia tedesca Puma, in imbarazzo per quanto accaduto perché uno dei tifosi indossava la maglia ufficiale del club. Così come dello sponsor ufficiale della Liga, il colosso bancario spagnolo Santander.
Gli episodi purtroppo sono continuati. A Madrid qualche sconsiderato ha appeso una sagoma gonfiabile con la maglia #20, quella di Vinicius, accanto a un gigantesco striscione rosso e bianco, i colori dell’Atletico Madrid – con la scritta Madrid odia il Real.

Sette arresti
La polizia ha provveduto nelle ultime ore a sette arresti. Quattro a Madrid: sarebbero loro i responsabili dello striscione e del pupazzo appeso a uno dei ponti più esposti della città. Appartengono a un gruppo radicale di tifosi dell’Atletico Madrid. Sono stati riconosciuti dalle telecamere di sorveglianza della zona ed erano già segnalati e noti alle forze dell’ordine. Gli altri tre a Valencia, identificati dalle immagini dello stadio mentre urlavano frasi irripetibili all’indirizzo del calciatore avversario.
“Impotenti…”
Oggi la Liga ha ammesso in una dichiarazione di sentirsi quasi impotente nell’affrontare la questione, mentre la legislazione spagnola ha limitato le sue azioni alla semplice rilevazione e segnalazione di incidenti razzisti.
Il tentativo sarà ora quello di modificare la legge per arrivare alla sospensione, se non addirittura all’annullamento delle partite in di fronte a episodi così gravi.
E sempre a proposito di calcio e razzismo… In Olanda la settimana scorsa la polizia aveva arrestato oltre 150 tifosi dell’AZ Alkmaar che avevano scandito cori antisemiti rivolti ai tifosi dell’Ajax.