Assegno Unico, arresto e reclusione fino a 5 anni: sentenza spiazzante, può succedere a chiunque

Ricevere l’Assegno Unico può portare all’arresto con reclusione fino a 5 anni. Non solo, si dovrà pagare anche una pesante multa.

Chi penserebbe mai che la misura nota come Assegno Unico che dal 2022 viene erogata alle famiglie con figli a carico potesse nascondere una grande insidia per i genitori. Si rischia il carcere nei casi più gravi e una sanzione fino a 3 mila euro. Capiamo bene qual è il problema per evitare che accada il peggio.

Martelletto e manette
Assegno Unico, arresto e reclusione fino a 5 anni: sentenza spiazzante, può succedere a chiunque (Qnm.it)

Nel marzo del 2022 è stato erogato per la prima volta l’Assegno Unico Universale, un sussidio economico che ha raccolto vari aiuti dedicati alle famiglie. L’importo è molto interessante, soprattutto per chi ha un ISEE entro i 17.227,33 euro. Parliamo di 201 euro per ogni figlio a carico a cui si possono aggiungere le maggiorazioni previste al verificarsi di alcune condizioni (ad esempio entrambi i genitori lavoratori).

Centinaia di euro in più al mese che i genitori ricevono fino al compimento dei 21 anni del figlio. Dopo i 18 anni scatta, però, una prima riduzione dell’importo. Tramite il sito dell’INPS va comunicato il raggiungimento della maggiore età per permettere all’ente di effettuare un ricalcolo della somma da corrispondere. Il figlio maggiorenne, poi, potrebbe anche ricevere in prima persona i soldi dell’Assegno Unico. Questo, infatti, si rivolge proprio ai figli.

Reato di appropriazione indebita, quando scatta e cosa comporta

La regola è chiara, i soldi dell’Assegno Unico devono essere spesi per i figli. Il genitore che usa i soldi per sé rischia grosso penalmente parlando. Commette, infatti, il reato di appropriazione indebita punibile con la reclusione fino a 5 anni e con una sanzione da 3.000 euro (articolo 646 del Codice Penale). La Corte Costituzionale ha condannato un padre dopo aver appurato che questo aveva speso i soldi dell’AUU per pagare le bollette o andare a cena fuori e non per il bene dei figli.

Pagare con il bancomat
Reato di appropriazione indebita, quando scatta e cosa comporta (Qnm.it)

Il caso che ha portato la Corte a ribadire il corretto uso dell’Assegno Unico e le conseguenze in caso di comportamenti illegittimi ha come protagonisti Cosimo e Palmira. Dopo la separazione con affidamento del figlio piccolo condiviso, il papà è diventato intestatario dell’Assegno Unico per il bambino.

Avrebbe dovuto usarlo per pagare i vestiti del figlio, le spese scolastiche, le visite mediche. Inizialmente è stato così, poi Palmira si è accorta che i soldi venivano spesi in altro modo da Cosimo. Li spendeva per sé, non per il bambino. La denuncia ha portato il caso in Tribunale e Cosimo è stato accusato del reato di appropriazione indebita. Come questa altre sentenze hanno ribadito come i soldi dell’AUU debbano essere usati per il figlio e non se ne possa disporre liberamente.

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