2035: Meloni e leader di cinque Paesi Ue si oppongono al bando dei motori termici e chiedono il mantenimento delle auto ibride e biocarburanti

La transizione dell’auto entra in una fase decisiva. Tra richieste politiche e regole Ue, il 2035 non è più una linea netta. Qual è lo spazio per ibride e biocarburanti?

L’Europa sta affrontando una fase cruciale nella regolamentazione del settore automobilistico, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica. Le case automobilistiche stanno rivedendo i loro piani di investimento in risposta alle nuove direttive, mentre i consumatori cercano chiarezza su prezzi, tempi di ricarica e valore dell’usato. Il 2035 si profila come un anno chiave, con il previsto stop alla vendita di nuovi modelli di auto con motori termici. Tuttavia, il panorama è complesso, con l’industria automobilistica preoccupata per le possibili discrepanze tra gli obiettivi climatici e la realtà produttiva, e l’ombra della concorrenza cinese nel settore delle batterie e dei veicoli elettrici che si fa sempre più pesante.

giorgia meloni
2035: Meloni e leader di cinque Paesi Ue si oppongono al bando dei motori termici e chiedono il mantenimento delle auto ibride e biocarburanti ANSA FOTO Qnm.it

A Bruxelles si sta lavorando a un nuovo pacchetto normativo per auto e veicoli commerciali leggeri, con l’obiettivo di aggiornare gli standard sulle emissioni di CO2, promuovere l’uso di e-fuel a zero emissioni, potenziare la filiera europea delle batterie, semplificare le normative per ridurre i costi burocratici e valutare l’obbligo di elettrificazione delle flotte aziendali. Nonostante si parli di un possibile rinvio della presentazione delle nuove regole, non ci sono ancora conferme ufficiali da parte della Commissione europea.

Nuove regole in vista per auto e veicoli commerciali leggeri

In questo contesto, una significativa iniziativa politica ha attirato l’attenzione: Giorgia Meloni, insieme ai leader di Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, ha inviato una lettera ai vertici dell’Unione europea per sollecitare una revisione del previsto bando totale dei motori termici dal 2035. La richiesta è quella di permettere la produzione di auto ibride oltre tale data e di riconoscere l’uso dei biocarburanti. Questo approccio si basa sul principio di neutralità tecnologica, mirando a fissare obiettivi sulle emissioni senza precludere a priori alcun tipo di tecnologia motrice.

giorgia meloni
Nuove regole in vista per auto e veicoli commerciali leggeri ANSA FOTO Qnm.it

Accogliere le auto ibride e i biocarburanti significherebbe estendere il periodo di transizione verso una mobilità più sostenibile, con un impatto potenzialmente positivo sui consumi reali e sulla riduzione delle emissioni. Questo approccio permetterebbe di mantenere in vita i motori a combustione interna anche dopo il 2035, a condizione che vengano rispettati criteri rigorosi di tracciabilità e bilanci di carbonio. Attualmente, il regolamento Ue 2019/631 prevede una riduzione del 100% delle emissioni medie di CO2 per le auto nuove entro il 2035, lasciando una porta aperta solo per i veicoli alimentati con e-fuel a zero emissioni. Una modifica normativa che includa esplicitamente i biocarburanti avanzati e le auto ibride richiederebbe un’attenta valutazione.

L’impatto sulle scelte dei consumatori

La decisione di mantenere le auto ibride e di promuovere i biocarburanti influenzerebbe direttamente i consumatori, in particolare i gestori di flotte aziendali. Da interviste condotte emerge che, nonostante il costo totale di possesso di molte auto elettriche sia già competitivo, vi sono ancora ostacoli legati al prezzo dell’energia, al chilometraggio annuo e alla disponibilità di infrastrutture di ricarica. Una rete di ricarica più estesa e affidabile potrebbe ridurre l’ansia da autonomia e facilitare il passaggio all’elettrico, mentre le auto ibride ad alta efficienza rappresentano una soluzione praticabile per chi percorre molti chilometri in autostrada.

In conclusione, la discussione in corso sull’evoluzione del settore automobilistico in Europa evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra ambizioni ambientali e realtà tecnologica e produttiva. La proposta di mantenere le auto ibride e di valorizzare i biocarburanti nel contesto delle politiche per il clima rappresenta un tema di dibattito aperto, che richiede un’attenta valutazione delle implicazioni pratiche e normative.

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