Le ultime notizie che arrivano a proposito del bonus prima cosa sono a dir poco importanti e significative. Si tratta, infatti, di una novità da registrare non di poco conto e che può essere la chiave di volta per sbloccare tante situazioni. Andiamo a vedere la situazione nel dettaglio.
La situazione dal punto di vista economico e finanziario nel Paese è a dir poco delicata. Questo ha dei riflessi enormi in maniera del tutto inevitabile sulle vite delle persone e sulle spese che possono o non possono sostenere. Una di queste a risentirne per prima è sicuramente quella che riguarda l’acquisto della prima casa. O comunque di quella che è l’abitazione principale in cui intendiamo vivere. Non a caso, da diverso tempo, si sta cercando di trovare la quadra per dare un impulso all’economia da questo punto di vista. Con risultati al di sotto delle aspettative.

Un altro aspetto da tenere in considerazione, e che causa problemi in qualche modo collegati alla crisi economica, è quello del calo demografico. La popolazione sta vivendo da tempo una contrazione e questo si sta vivendo soprattutto in determinate zone del Paese. Che ormai da tempo registrano un calo e che stanno finendo gradualmente nel dimenticatoio, metaforicamente parlando. Per quanto riguarda il bonus prima casa, ci sono delle novità importanti, con questa agevolazione che può spingere tante persone a compiere questo passo.
Bonus prima casa 2025: ecco che cosa cambia e quali sono le novità
E’ stata approvata la norma che prevede la realizzazione dei bonus prima casa per il 2025, ma manca ancora il decreto attuativo. Si conoscono, però, già adesso i requisiti di questo beneficio che può essere molto importante per tante persone. La prima cosa da dire è che esso è riservata agli Under 41 che acquistano o ristrutturano una casa in un Comune montano in Italia. Ricordiamo che per prima casa si intende l’abitazione principale, vale a dire quella in cui si ha la residenza e si vive.

Come funziona questo bonus prima casa? E’ presto spiegato. Consiste, infatti, in un credito di imposta su quelli che sono gli interessi passivi del mutuo, ma c’è un dettaglio non di poco conto da tenere in considerazione. Il bonus prima casa viene riconosciuto nel limite massimo di spesa di 16 milioni di euro all’anno.
Mancando il decreto attuativo, non si conosce ancora come fare per poter richiedere ed ottenere questa cifra, ma quel che è certo è che si applica solo ai mutui sottoscritti a partire dal 20 settembre del 2025 e copre gli interessi passivi per cinque anni. Tal credito di imposta si può usare come compensazione, poi, in sede di Dichiarazione dei Redditi.





