Più di 400 milioni di computer nel mondo sono esposti a rischio attacchi, senza più una protezione da parte del proprio sistema operativo. Ecco cosa sta accadendo.
Microsoft ha dichiarato di aver messo fine al supporto del sistema operativo Windows 10. Ma cosa significa? La multinazionale statunitense non rilascerà più aggiornamenti di sicurezza, per cui i computer che continueranno ad utilizzarlo saranno vulnerabili a potenziali attacchi.

Insomma chi sta utilizzando Windows 10 come sistema operativo del proprio pc dovrà fare i conti con raid informatici, virus e temibili ransomware. Ma perché Microsoft ha fatto questa scelta? Windows 10 è stato rilasciato il 29 luglio 2015, quindi più di dieci anni fa. Un classico ciclo per Microsoft, per la quale la scadenza naturale del supporto è appunto di dieci anni.
L’obiettivo del colosso dell’informatica è però anche un altro. Microsoft vuole spingere gli utenti ad adottare Windows 11, la nuova versione del sistema che al momento starebbe ristagnando. Una sorta di transizione forzata, quindi, che dovrebbe portare ad aggiornare prontamente il sistema. Inoltre Windows 10 è ormai considerato obsoleto, non perfettamente in linea con l’ecosistema basato sull’Intelligenza artificiale che Microsoft tassello dopo tassello sta realizzando.
Il passaggio da Windows 10 a 11 non è così semplice
Windows 11, uscito nel 2021, e le versioni successive, saranno invece sempre più connessi all’Ia e al cloud. Il problema, però, è che al momento qualcosa come 400 milioni di pc nel mondo sono tagliati fuori dal mondo Microsoft.
Ciò è accaduto perché il salto da Windows 10 a 11 non è così semplice, pur avendo tutta l’intenzione di farlo. È necessario ad esempio avere processori dal 2018 in poi, oltre che altre specifiche tecniche. Ne deriva che computer che funzionano alla perfezione con Windows 10 non possono installare la versione 11.

Pur essendo, la scelta di Microsoft, in linea con la filosofia dei dieci anni di supporto, non era mai accaduto che tanti pc fossero abbandonati in un colpo solo. Per fare un parallelo, quando Microsoft nel 2014 spense Windows Xp la ricaduta fu su 100 milioni di pc. Oggi la cifra è quadruplicata, e, anche in un’ottica di sostenibilità ambientale, ciò significa che 400 milioni di computer potrebbero finire nella spazzatura.
In Europa diverse associazioni dei consumatori hanno fatto pressione affinché le autorità europee intervenissero. Microsoft è quindi stata costretta, almeno nel nostro continente, a prorogare di un altro anno il supporto. Gli aggiornamenti di sicurezza saranno disponibili, non è ancora chiaro se gratuitamente o a pagamento, fino al 14 ottobre 2026





