Pier Silvio Berlusconi presenta i nuovi palinsesti Mediaset tra conferme, novità e dichiarazioni al vetriolo su reality e informazione. È il segno di un rilancio più sobrio e identitario.
“Vogliamo essere la tv della famiglia italiana, con meno trash e più contenuti pensati per tutti”. Con queste parole Pier Silvio Berlusconi ha presentato i palinsesti Mediaset per la stagione 2025-2026, confermando l’impronta già intrapresa l’anno scorso: meno reality aggressivi, più varietà classici, fiction popolari, talk politici rivisitati.

La direzione tracciata, ha spiegato il presidente di Mediaset, è quella di un intrattenimento generalista che sappia essere competitivo, ma senza rinunciare a “decoro, coerenza e leggerezza”.
Mediaset, reality sotto accusa
A colpire, più ancora dei contenuti, sono state le parole di Berlusconi jr., che non ha risparmiato critiche a un certo tipo di televisione, comprese alcune produzioni della casa stessa: “Alcuni reality sono stati tra i più brutti mai visti. Non si possono tollerare volgarità e dinamiche tossiche. Dobbiamo cambiare marcia”.
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Sotto accusa in modo particolare The Couple e L’Isola dei Famosi, tagliati anzitempo dal palinsesto non solo per ascolti non straordinari e molto al di sotto delle aspettative ma anche per alcuni contenuti che al presidente della Mediaset non sono proprio andati giù, critiche nemmeno troppo velate che hanno investito anche le conduttrici, LEGGI ANCHE –
Anche se Berlusconi sotto questo aspetto ha preferito indirizzare la discussione su chi i contenuti gli crea,… “Non c’è dubbio che la responsabilità è soprattutto degli autori”. Ha detto il presidente Mediaset.
Grande Fratello, Isola e le nuove scelte
Nonostante le critiche, alcuni programmi simbolo come il Grande Fratello e L’Isola dei Famosi torneranno comunque in palinsesto, ma con format rivisti e una selezione più attenta del cast. Simona Ventura prenderà il timone del GF al posto di Alfonso Signorini in autunno. Il programma durerà tre mesi e coinvolgerà persone non famose. Se Signorini tornerà alla conduzione lo farà in primavera e con una versione VIP.
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Ilary Blasi non condurrà più L’Isola: “Una pausa di riflessione” l’ha definita Berlusconi, lasciando intendere una rottura soft e forse una svolta verso altri programmi della conduttrice.
Spazio anche a nuovi format: si parla di una versione italiana di The Piano, show musicale di successo in UK, e di un ritorno dell’intrattenimento leggero e comico con Enrico Papi che tornerà con il suo programma storico Sarabanda e Pio e Amedeo.
Fiction: ritorni, attori iconici e nuove sfide
Nel campo della fiction, Mediaset punta su due cavalli di battaglia: il ritorno de Il Patriarca con Claudio Amendola, e la nuova serie di Giustizia per Emma, con protagonista Serena Rossi. In produzione anche una serie storica ambientata nel dopoguerra e la continuazione di Viola come il mare, mentre Raoul Bova sarà volto centrale di una nuova fiction crime ambientata a Milano.
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Il commento di Berlusconi in merito è stato chiaro: “Vogliamo raccontare storie italiane, riconoscibili, che parlino al nostro pubblico senza inseguire Netflix ma restando radicati nella nostra identità”.

Mediaset, iformazione e politica: conferme e un cambio di passo
Anche sul fronte dell’informazione, le conferme non mancano. Rete 4 resta centrale nel racconto politico, con Quarta Repubblica di Nicola Porro, Fuori dal coro di Mario Giordano e Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio, tutti confermati. Pomeriggio Cinque passa da Myrta Merlino, dopo due anni al timone, a Gianluigi Nuzzi.
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Nessuna grande rivoluzione, ma una volontà chiara di tenere saldo un pubblico fidelizzato: “Facciamo opinione senza urlare, senza fake news, ma con passione e competenza”, ha detto Berlusconi.
A sorpresa, non si escludono collaborazioni con nuovi volti dell’informazione web, in una logica di apertura verso le generazioni più giovani.
Pier Silvio, Mediaset e il futuro della tv generalista
Ma è sul futuro del mezzo televisivo che Berlusconi ha speso le parole più nette: “La TV generalista ha ancora un senso, se sa adattarsi. Ma deve smettere di copiare i social. La nostra sfida è distinguersi, non inseguire”. Una frase che riassume l’orientamento strategico del Biscione: meno risse, più narrazione. Meno influencer, più professionalità.
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Il tutto in un quadro economico più che soddisfacente: “Siamo il primo gruppo editoriale, e di gran lunga, per produzioni, resa commerciale e ascolti” ha detto Berlusconi presentando i dati – davvero eccellenti – di Mediaset e della consociata europea MFE, Mediaset for Europe.
E ha aggiunto: “Non temo i dati. Temo la perdita di senso. Se restiamo coerenti con il nostro pubblico, gli ascolti arriveranno”.
Mediaset, identità e rinnovamento
La Mediaset 2025-2026 punta su un rinnovamento che non rivoluziona ma aggiusta, che seleziona invece di stravolgere. Il tono della presentazione, sobrio ma determinato, è quello di una televisione che vuole mantenere un ruolo centrale nel panorama italiano, evitando derive sensazionaliste e cercando di recuperare credibilità.
Pier Silvio Berlusconi, con i suoi toni sempre più da editore e meno da erede, sembra pronto a sfidare un sistema mediatico in evoluzione. Con più fiction e meno urla, con volti noti ma anche nuovi ingressi, Mediaset riparte da se stessa.