Gravissima tragedia aerea in mattinata quando il volo Air India AI171, diretto a Londra, precipita pochi minuti dopo il decollo da Ahmedabad: 242 vittime, tra cui cittadini britannici, indiani e portoghesi. È il primo incidente mortale per un Boeing 787 Dreamliner dal suo debutto nel 2011.
Errore umano o problema di carattere tecnico ai motori. Sono solo le prime ipotesi dopo il tragico incidente che ha provocato 242 vittime, ma il bilancio è del tutto provvisorio, dopo lo schianto del volo Air India AI171 decollato dall’aeroporto internazionale indiano di Ahmedabad con destinazione Londra Gatwick.

A bordo, 230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Il velivolo, un Boeing 787-8 Dreamliner, ha trasmesso un “Mayday” appena un minuto dopo il decollo, perdendo rapidamente quota e impattando contro un ostello studentesco poco fuori dal perimetro aeroportuale in una zona residenziale fittamente abitata.
Disastro Air India, le prime informazioni
Secondo le prime informazioni, il jet ha perso contatto radar a circa 625 piedi di altitudine. L’impatto ha causato un vasto incendio che ha coinvolto anche numerosi edifici circostanti. A bordo di sicuro non c’è stato nessun superstite. Il bilancio provvisorio è di 242 morti: ma ci sarebbero anche molte vittime nel quartiere secondo i soccorritori che sono arrivati in forze, con numerose ambulanze, in una emergenza che ha completamente mandato in tilt tutti gli aeroporti della popolosa provincia indiana.
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L’evento rappresenta il primo incidente mortale nella storia operativa del Boeing 787 Dreamliner, in servizio dal 2011 e che fino a oggi era considerato un aereo modello, assolutamente affidabile e sicuro.
Il primo incidente fatale per un Boeing 787
Il Boeing 787 Dreamliner in oltre 13 anni di servizio non aveva registrato nessun incidente mortale. Il modello coinvolto nell’incidente, matricola VT-ANB, era in servizio dal 2014 e apparteneva alla flotta Air India, che oggi fa parte del gruppo Tata, colosso automotive indiano.
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Come riporta The Daily Beast, il velivolo era dotato delle più recenti tecnologie in termini di efficienza, avionica e materiali compositi e tutti i test precedenti al decollo erano stati regolarmente superati.
La dinamica del disastro dopo il decollo
Il volo AI171 è decollato alle 13.38 ora locale. Poco dopo, l’equipaggio ha segnalato una perdita di potenza e problemi ai comandi di volo. Il transponder ha smesso di trasmettere dati a quota 625 piedi. Testimoni oculari raccontano di un’esplosione in volo seguita da un’improvvisa virata del jet verso una zona residenziale.
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“Ho visto una palla di fuoco precipitare dal cielo, poi un boato che ha fatto tremare le finestre”, racconta un residente di Meghani Nagar, area colpita dall’impatto. L’impressione generale è che la prima esplosione sia avvenuta a bordo dell’aereo, e dunque prima dell’impatto a terra. Ma anche su questa ipotesi, che potrebbe avvalorare altre ricostruzioni, inclusa quella di un attentato – si cercano ulteriori conferme.
Il velivolo ha centrato in pieno un ostello medico e una sede di alloggi per gli studenti della BJ Medical College che lavorano presso il vicino ospedale cittadino.
Le vittime e l’impatto sull’area urbana
Il bilancio ufficiale parla di 242 morti, ovvero tutte le persone che erano a bordo. Ma tra le macerie dell’edificio colpito sono già stati trovati almeno 15 corpi di residenti locali. I vigili del fuoco sono intervenuti in massa, con 21 squadre impegnate nel contenere le fiamme per oltre cinque ore. Decine i feriti trasportati d’urgenza nei principali ospedali della città.
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Un ufficiale di polizia sul posto ha parlato di…. “numerose vittime e feriti orrendamente mutilati e ustionati” confermando la drammaticità dello scenario. Le autorità hanno avviato operazioni di identificazione tramite DNA.
Passeggeri a bordo: anche nomi noti
A bordo erano presenti cittadini di diverse nazionalità: 169 indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e un cittadino canadese. Secondo il Times of India, tra i passeggeri figurava l’ex ministro del Gujarat Vijay Rupani, oltre a due parlamentari britannici di ritorno da un viaggio ufficiale in India.
La compagnia ha reso noto l’elenco parziale dei passeggeri e ha attivato un centro di supporto per le famiglie.
Le indagini sul disastro Air India
La DGCA (Directorate General of Civil Aviation) indiana ha aperto un’inchiesta immediata, affiancata da esperti del NTSB americano, data l’origine statunitense del velivolo. Boeing ha confermato la sua collaborazione piena con le autorità. Uno dei filoni principali riguarda un possibile guasto elettrico o idraulico che potrebbe aver impedito al velivolo di guadagnare quota. Alcuni dati radar suggeriscono che l’aeromobile stesse virando a sinistra, con velocità ridotta, prima di perdere completamente assetto.
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Alcuni testimoni hanno tuttavia visto che l’aereo avrebbe preso relativamente poca rincorsa sulla pista di decollo, poco meno di 2mila metri, che potrebbero essere stati insufficienti a garantire al pesante mezzo la spinta necessaria a staccare da terra.
Controlli tecnici e sicurezza sotto esame
Air India ha annunciato una revisione completa dell’intera flotta Dreamliner e la temporanea sospensione di tutti i voli a lungo raggio con quel modello. Anche altre compagnie asiatiche stanno seguendo l’esempio. Il ministro dell’Aviazione indiano ha assicurato che “nessun compromesso sarà tollerato sulla sicurezza”.
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Nel 2013, i 787 furono temporaneamente messi a terra per problemi alle batterie al litio, ma già allora si era parlato di un problema minore e non strutturale e comunque da questo episodio non si erano mai registrati eventi critici.
Tragedia Air India, le reazioni ufficiali
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso il suo cordoglio via social annunciando il lutto nazionale.
Anche il premier britannico Keir Starmer ha definito l’accaduto “una ferita profonda per le comunità coinvolte”. Entrambi i governi hanno attivato unità di crisi. Il gruppo Tata ha annunciato tre giorni di lutto aziendale in segno di rispetto per le vittime.
Crollo di Boeing in borsa
Il disastro ha avuto ricadute immediate sui mercati. Il titolo Boeing ha perso l’8% nelle contrattazioni pre-apertura a Wall Street. Male anche Spirit AeroSystems e GE Aerospace, che forniscono componenti chiave per il 787. Secondo Barron’s, si tratta del colpo più duro per Boeing dopo la crisi del 737 MAX al centro di numerose inchieste per alcuni gravi incidenti che a distanza di poche settimane avevano provocato 346 vittime su due voli di Lion Air Flight e Ethopian Airlines.