La partita tra Italia e Moldavia finisce 2-0: all’ultima di Spalletti in panchina decidono i gol di Raspadori e Cambiaso, ma la prestazione non convince e il risultato non è certo la goleada prevista e necessaria.
In un clima surreale al Mapei Stadium di Reggio Emilia, l’Italia chiude la gestione Spalletti con una vittoria per 2-0 contro la Moldavia. Un risultato che non restituisce entusiasmo e che non cancella le ombre della pesantissima sconfitta di Oslo.

La qualificazione al Mondiale 2026 resta in bilico, così come il futuro della Nazionale, chiamata ora a un cambio di passo con un nuovo commissario tecnico che ancora deve essere nominato.
Italia-Moldavia in sintesi
Poche volte una vittoria per 2-0 ha lasciato tanto spazio a dubbi e malumori. L’Italia fa il minimo indispensabile contro una Moldavia generosa ma limitata, confermando le difficoltà già emerse nella trasferta di Oslo. Gli azzurri faticano a costruire gioco, concedono troppe ripartenze e mancano di lucidità negli ultimi metri.
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Statisticamente, il dato più emblematico è quello delle occasioni: l’Italia chiude con soli otto tiri in porta, ma rischia grosso in almeno quattro circostanze. Solo l’intervento del VAR su un gol iniziale moldavo fermato per fuorigioco e le parate di Donnarumma evitano guai peggiori. In attacco, Raspadori trova il gol che sblocca la sfida e Cambiaso raddoppia, ma il bottino poteva – e doveva – essere più ampio.
Italia-Moldavia, primo tempo: scampato pericolo
L’inizio è da brividi: al 9′ Nicolaescu segna su cross di Reabciuk, ma la posizione irregolare rilevata dal VAR salva l’Italia. Il pericolo non scuote gli azzurri, che continuano a faticare in costruzione. Ranieri colpisce la traversa al 17′ su calcio piazzato, ma è uno dei pochi lampi in una prima frazione opaca.
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Al 37′ Retegui sciupa una buona occasione. Poi, al 41′, Raspadori approfitta di una respinta sbagliata della difesa moldava e fulmina Avram con un destro secco. Il gol sembra sbloccare l’Italia, ma la Moldavia reagisce: Donnarumma respinge un tiro di Reabciuk e Dimarco salva sulla linea un colpo di testa di Dumbravanu: ospiti sorprendentemente vicini al pareggio.
Italia-Moldavia, secondo tempo, due gol non bastano
Spalletti cambia subito: fuori Dimarco e Ricci, dentro Orsolini e Barella. La ripresa parte con un nuovo brivido: Postolachi di testa sfiora il gol per gli ospiti. Al 50′, però, arriva il raddoppio: Orsolini trova Cambiaso in area, che col destro batte ancora Avram. Il 2-0 dovrebbe scatenare l’Italia, costretta a fare i conti con la differenza reti e con i tre gol subiti a Oslo. E invece non spegne la Moldavia, che continua a creare pericoli.
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Nel finale, l’Italia cerca il terzo gol senza successo. Retegui ci prova, ma con poca incisività. La Moldavia si avvicina ancora alla rete con Platica e Postolachi, mentre Donnarumma deve superarsi almeno in un paio di occasioni. Ranieri esce per infortunio, dentro Coppola. Gli ultimi minuti scorrono tra sbadigli e qualche fischio in un clima tutt’altro che entusiasta.

Le dichiarazioni del dopo partita
Luciano Spalletti non si nasconde: “Abbiamo fatto fatica anche stasera. Ho trovato un gruppo affaticato, logorato da un finale di stagione durissimo. Quando sei il CT della Nazionale non puoi avere alibi: i giocatori li scegli tu. Tuttavia io non sono riuscito a fare la differenza”.
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Il tecnico si assume le responsabilità e saluta con amarezza: “Lascio la Nazionale dove l’ho presa. Speravo di migliorarla, non ci sono riuscito. I ragazzi hanno dato quello che potevano, ma evidentemente non è bastato”.
Italia-Moldavia, parlano i giocatori
Andrea Cambiaso, autore del 2-0: “Siamo i primi a essere delusi. Volevamo chiudere con un risultato più largo, anche per il mister. Purtroppo non è andata così”.
Anche Giacomo Raspadori non cerca scuse: “Sappiamo che possiamo e dobbiamo fare di più. Siamo l’Italia, non basta vincere: serve anche convincere. Il momento è difficile, ma siamo noi a dover cambiare rotta”.
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Riccardo Orsolini, subentrato nella ripresa, sottolinea altri aspetti: “Volevamo dare un segnale dopo Oslo. Abbiamo vinto, ma il risultato non rispecchia le aspettative. L’esonero di Spalletti è una sconfitta per tutti”.
Gigio Donnarumma chiude con una carezza a Spalletti: “Il mister è una grande persona. Ha dato tutto, anche nei momenti difficili. Noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”.
La classifica e il prossimo turno
La vittoria con la Moldavia consente all’Italia di conquistare i primi tre punti nel girone, ma la Norvegia – vincente di misura in Estonia grazie a un gol di Haaland – resta al comando della classifica a punteggio pieno quattro partite e 12 gol. Gli azzurri sono ora al terzo posto sempre alle spalle di Israele che deve giocare la sua terza partita.
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A settembre si torna in campo con una doppia sfida decisiva: Italia-Estonia il 5 settembre, contemporaneamente a Moldavia-Israele ed Israele-Italia, che si giocherà in Ungheria, a Debrecen l’8 settembre . Il margine di errore è già minimo: l’Italia deve vincere tutte le partite da qui alla fine del torneo, che si chiuderà con la Norvegia, nella speranza che la squadra di Haaland oltre allo scontro diretto del 16 novembre perda anche qualche punto per strada
Il tabellino
Italia-Moldavia 2-0
Marcatori: 41′ Raspadori (I), 50′ Cambiaso (I)
Italia (3-5-1-1) – Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Ranieri (83′ Coppola); Cambiaso, Frattesi, Ricci (46′ Barella), Tonali, Dimarco (46′ Orsolini); Raspadori (77′ Maldini); Retegui (72′ Lucca). CT Luciano Spalletti
Moldavia (5-3-2) – Avram; Platica, Baboglo, Mudrac, Dumbravanu, Reabciuk; Caimacov (66′ Stina), Bodisteanu (58′ Motpan), Ionita (72′ Dros); Nicolaescu (72′ Damascan), Postolachi (66′ Perciun). CT Serghei Clescenco
Arbitro – Urs Schnyder (Svizzera)
Ammoniti – Clescenco (M), Nicolaescu (M), Frattesi (I)