Clamoroso, Spalletti esonerato: ultimo atto con la Moldavia, chi sarà il nuovo CT

Spalletti esonerato dopo la sconfitta con la Norvegia, il presidente Gravina lo solleva dall’incarico. Ultima panchina contro la Moldavia, poi la risoluzione del contratto. “Deluso da me stesso”, dice il CT. Pioli e Ranieri i candidati per il futuro azzurro.

L’annuncio non arriva dalla Federazione, ma direttamente dalla voce più attesa. Quella di Luciano Spalletti che si presenta in conferenza stampa a Coverciano alla vigilia di Italia-Moldavia e, con tono abbastanza pesante, rende pubblico ciò che era già nell’aria: la sua avventura da commissario tecnico della Nazionale italiana si conclude qui.

Spalletti Esonerato
Luciano Spalletti nela conferenza stampa in cu ufficializza il suo Addio alla nazionale – Credits ANSA (QNM)

“Mi hanno comunicato che sarò sollevato dall’incarico”, dice. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha scelto la via dell’esonero dopo la pesantissima sconfitta di Oslo contro la Norvegia. Un esordio disastroso nelle qualificazioni mondiali, che ha spinto la dirigenza ad agire con tempestività.

Spalletti esonerato, cosa succede adesso

L’Italia giocherà lunedì sera a Reggio Emilia contro la Moldavia, e sarà l’ultima panchina azzurra per il tecnico di Certaldo. Dopo la partita, Spalletti darà il via alla risoluzione consensuale del contratto. Lo ha spiegato lui stesso, tra la commozione e un lungo sfogo che ha mostrato tutta la delusione per un’esperienza breve, complicata e dal sapore amarissimo.

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La decisione di un esonero che ha del clamoroso è maturata dopo la pesantissima sconfitta di Oslo. Luciano Spalletti, forse anche prima della partita, dopo il caso di Acerbi, sapeva che il clima era cambiato. La brutta prova dell’Italia contro la Norvegia, il primo passo falso nel girone per il Mondiale 2026, ha lasciato il segno. Troppo forte l’impatto mediatico, troppo flebili le risposte della squadra.

Le parole di Spalletti

“Ieri sera con il presidente siamo stati insieme un bel po’, come succede nei ritiri – racconta il tecnico – e mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico di CT della Nazionale”.

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Non nasconde nulla il CT, anzi: “A me è dispiaciuto. Non avevo nessuna intenzione di mollare. Avrei preferito rimanere al mio posto, continuare a fare il mio lavoro, come ho sempre fatto nella mia carriera. Però esonero è, e ne prendo atto. Fa parte delle regole del mestiere che ho scelto”.

Spalletti esonerato e deluso

Spalletti nel corso di una conferenza stampa dai toni quasi drammatici appare scosso. Parla a lungo, ma ogni frase trasuda amarezza: “Ho sempre interpretato questo ruolo come un servizio al mio paese – sottolinea – e agevolerò in tutti i modi il futuro della Nazionale. Dopo domani sera riscuoto fino a quel momento, poi non riscuoto più”.

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Spalletti ammette le proprie responsabilità, senza nascondersi: “Ho sempre sostenuto che i miei calciatori sono forti, e lo confermo. Ma i risultati non sono venuti. Tuttavia avrei continuato su questa strada qua”.

Poi il passaggio più lucido e toccante: “Mi ha fatto male non tirar fuori il meglio da tutti, non aver raggiunto il livello di qualità di gioco che volevo. Sono deluso di me stesso. Sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili. Ma sono io ad aver creato dei problemi al movimento, con quelli che sono stati i miei risultati”.

Spalletti esonerato “Ma io amo questa maglia”

Spalletti chiede alla squadra un ultimo sforzo, quasi una preghiera: “Vincere e convincere domani sera sarebbe importante per aprire nel miglior modo possibile il ciclo di chi verrà dopo di me. Amo questa maglia, amo questi calciatori”.

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La voce si incrina, ma lui prosegue: “Nella mia gestione ho gestito spesso giocatori sottotono, che si esprimevano ben al di sotto delle loro potenzialità. Forse ho lisciato troppo, sono andato sempre verso gli abbracci. Non potevo vedere spesso la squadra, dopo l’Europeo sono stato meno ossessivo. Siamo arrivati a queste partite col fiato lungo”.

Poi si ferma, gli occhi lucidi. Alla domanda se si sia sentito tradito, risponde facendo solo alcuni nomi: “Gravina, Giancarlo, Marco, Mauro, Roberto, Emiliano…”. È l’ultima frase prima di alzarsi e abbandonare la sala, tra l’applauso dei presenti e il silenzio teso della sala stampa di Coverciano. Uno, tutti e nessuno…

Chi sarà il nuovo CT: Ranieri in pole, Pioli sullo sfondo

Con Luciano Spalletti esonerato, il nome del prossimo commissario tecnico è già il centro delle discussioni. Due le strade su cui la FIGC sta lavorando, e i nomi sono noti: Claudio Ranieri e Stefano Pioli.

Ranieri è il favorito. Dopo aver chiuso il suo ultimo ciclo alla Roma, era passato a un ruolo di consulente per i Friedkin, ma non ha mai escluso un’ultima avventura: “Come ultimissima cosa mi piacerebbe allenare una Nazionale”, aveva detto tempo fa. Il condizionale resta d’obbligo, ma l’azzurro potrebbe tentarlo per davvero.

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Stefano Pioli, invece, è ancora legato contrattualmente all’Al Nassr e per motivi fiscali dovrebbe restare in Arabia almeno fino al 10 luglio. Tuttavia, avrebbe già manifestato interesse per il ritorno in Italia. Il profilo convince parte della dirigenza FIGC, anche se servirebbero tempistiche rapide per garantirgli una piena operatività.

Spalletti esonerato: le reazioni di squadra e tifosi

Lorenzo Lucca, attaccante tra i possibili titolari con la Moldavia, ha parlato dopo la conferenza del CT: “Dobbiamo restare concentrati e uniti. Non penso che il nostro percorso dipenda da una sola partita. Vogliamo portare a casa tre punti fondamentali”.

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Sui social e nei commenti online si alternano critiche alla gestione federale e attestati di stima per Spalletti. “Merita rispetto – scrive un lettore – per il modo signorile con cui ha parlato”. Altri attaccano Gravina: “È lui il vero responsabile, non Spalletti”.

Un ciclo breve, una fine amara

Spalletti era subentrato nel 2023 dopo l’addio repentino di Roberto Mancini. Due anni scarsi di lavoro in una situazione decisamente difficile tra carenze, giocatori fuori forma, un certo clima di disimpegno e scarsissima collaborazione da parte dei club. Spalletti paga un sistema che non funziona e non funziona da tempo.

Il suo approccio, inizialmente improntato alla costruzione di un nuovo ciclo tecnico, si è scontrato con difficoltà tattiche, un gruppo disomogeneo e un calendario asfissiante: pessimo l’Europeo, di scarsa soddisfazione la Nations League. Stando ai si dice Spalletti sarebbe stato convinto anche dalle proposte che arrivano dal campionato, su tutte quelle della Juventus, pronta a offrirgli un triennale facendo saltare Tudor. Ma questo sarà il tormentone di domani…

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