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Italia fuori agli Europei femminili: beffa all’ultimo minuto, Inghilterra in finale

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Stefano Benzi

Un gol su un calcio di rigore molto dubbio al 119′ condanna le Azzurre all’eliminazione dopo una gara coraggiosa. Resta l’orgoglio di una cavalcata storica che ha visto l’Italia sfiorare la grandissima impresa di una finale continentale

Una beffa. Un rigore non proprio solare elimina l’Italia dagli europei di calcio femminile in una partita più intensa che bella, più combattuta che spettacolare.

L’Italia femminile si riunise a fine gara tra applausi e lacrime – Credits X @ForzaAzzurre (qnm)

Decisivo il rigore di Kelly respinto ma non trattenuto e ribattuto in rete dalla stessa attaccante dell’Arsenal, a un solo minuto dai calci di rigore, per spegnere il sogno delle Azzurre che arrivavano per la prima volta a una semifinale europea dopo ventotto anni, quando a giocare la fase finale del campionato erano solo otto squadre.

Il cammino azzurro, comunque, è stato esemplare: assolutamente esclusa dai pronostici della vigilia, outsider che molti davano spacciata già dalla fase a gironi, l’Italia ha costruito una squadra solida, compatta, forte di un’atmosfera serena e capace di imporsi anche contro avversarie più quotate e di ranking ed esperienza più nobile. Anche contro l’Inghilterra, le Azzurre erano passate in vantaggio grazie al gran gol di Barbara Bonansea, salvo poi subire la rimonta nei minuti finali dei tempi regolamentari e la condanna in pieno extra time.

Una partita di nervi e orgoglio

Il primo tempo ha mostrato l’approccio coraggioso dell’Italia, scesa in campo con un 5-4-1 accorto ma non rinunciatario. La pressione iniziale inglese è stata contenuta da un’ottima organizzazione difensiva e dalle parate di Laura Giuliani, impeccabile per tutto l’arco del match. Al 33′, un lampo azzurro ha gelato il pubblico britannico: Sofia Cantore semina Lucy Bronze sulla destra e serve in mezzo Bonansea, che conclude sotto la traversa firmando l’1-0.

Un gol splendido, al quale le inglesi provano a ribattere; ma l’Italia tiene, soffre, si chiude, riparte.

Nemmeno l’uscita forzata di Cristiana Girelli per un infortunio muscolare non spezza l’equilibrio mentale delle ragazze di Soncin. La gestione del secondo tempo sembra perfetta, forse appena un po’ troppo votato alla difesa.

Tutto cambia quando manca poco alla fine al termine di un lungo recupero: al 96′, su un cross alto di Lauren Hemp, Giuliani sbaglia l’uscita e Michelle Agyemang, 19 anni, pareggia con un tocco da vera opportunista.

È un gol che spezza le gambe all’Italia, che pure trova energie per resistere durante tutto il primo supplementare quando l’Inghilterra comincia a far valere il peso di una maggiore esperienza.

Il colpo di scena finale

Quando tutto sembrava avviato verso i rigori, ecco il colpo di scena: al 118′, prima ancora Agyemang colpisce la traversa con un lob improvviso e due minuti dopo, Beth Mead conquista un rigore non esattamente solare. Forse spinta, ma attenta anche a strattonare Severini, la britannica induce l’arbitro croato Martincic a fischiare un penalty pesantissimo a pochi secondi dalla fine. Inizialmente Giuliani respinge il tiro di Chloe Kelly, ma l’attaccante sorprende una difesa troppo lenta e forse demoralizzata dal penalty nel prendere posizione insaccando il gol decisivo.

Italia delusa, risultato bugiardo – Credits X @ForzaAzzurre (qnm)

L’orgoglio di Soncin e il futuro azzurro

Soncin arriva in sala stampa con il sorriso amaro di chi ha poco da rimproverarsi: “Perdere così, a un minuto dalla finale fa male – dice il tecnico azzurro – ma resta il fatto che le ragazze hanno fatto qualcosa di straordinario e che oggi quello che dobbiamo sottolineare non è la delusione per come usciamo. Ma riscontrare dove siamo arrivati”.

Soncin aveva preso in carico una Nazionale divisa, reduce da un Mondiale disastroso… “È stato fatto un buon lavoro, in pochi credevano in questo gruppo. Ma abbiamo dimostrato di poter competere ad alto livello.”

Una Nazionale che dovrebbe fare un bel salto nel ranking e che porta a casa anche dati d’ascolto importanti che si spera convincano qualche ragazzina in più ad avvicinarsi a questa passione, così difficile in Italia da canalizzare: “La vera vittoria sarà avere portato altre ragazze a giocare, convincere altre squadre a creare la loro divisione femminile, aumentare il peso di una passione che deve tradursi in movimento e in gioco – dice con parole davvero emozionanti Sofia Cantore – il lavoro che abbiamo fatto è stato importante dentro e fuori dal campo. Non abbiamo mai nascosto niente del nostro spirito e del legame di squadra che si è creato”.

Stasera la seconda semifinale tra Germania e Spagna. L’Inghilterra, campione in carica, raggiunge la quarta finale della sua storia agli Europei femminili. Sarina Wiegman scrive un altro capitolo nella sua epopea da allenatrice: con lei in panchina, le Lionesses hanno centrato tre finali consecutive tra Europei e Mondiali.

 

 

Stefano Benzi

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