Tutto pronto a New York per l’atto conclusivo del Mondiale per Club 2025. PSG e Chelsea si contendono un titolo che è molto più di un trofeo anche in considerazione dell’immenso premio a vincere in denaro. Ma si gioca in un caldo pesantissimo con qualche critica anche da parte dei giocatori
PSG e Chelsea in campo per la finale del primo mondiale per club con i parigini che puntano alla stagione perfetta
La finale del primo Mondiale per Club va in scena questa sera al Metlife Stadium di East Rutherford (New Jersey) e vedrà di fronte Paris Saint-Germain e Chelsea. Due squadre profondamente diverse e con un progetto quasi agli antitesi.
Il Chelsea, dopo la fine dell’era di Roman Abramovic punta a un futuro sostenibile e si è affidato al tecnico italiano Enzo Maresca che in poche settimane ha consentito al club di appendere il primo trofeo dopo molti anni, la Conference League, tornando in Champions.
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Il PSG, dopo avere speso centinaia e centinaia di milioni di euro ha finalmente centrato con Luis Enrique l’obiettivo di vincere anche a livello internazionale. E rischia di chiudere la stagione con un en-plein impressionante: titolo, Coppa e Supercoppa Nazionale, Champions League in Europa cui si potrebbe aggiungere la Supercoppa Europea – in palio contro il Tottenham il 13 agosto a Udine – oltre ovviamente a questo mondiale che per il PSGF significherebbe anche una pesantissima iniezione di denaro fresco in casse che per la verità non hanno mai lesinato risorse.
Il PSG, affidato a Luis Enrique, ha vinto e convinto in Europa proprio dopo che le stelle più clamorose, Mbappé, Neymar e Messi hanno lasciato il club.
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Il tecnico sembra aver trovato la quadratura del cerchio rispettando la filosofia che fin dall’inizio ha cercato di attuare nella colossale proprietà dell’emiro Al Khelaifi: “Qui ora non esistono individualismi, ma solo un’idea collettiva. Mbappé è la punta di diamante di un sistema solido”.
La squadra di Enzo Maresca si presenta con meno pressione ma non meno ambizione. La squadra londinese ha stupito tutti con un percorso brillante e in crescendo. Dopo la sconfitta contro il Flamengo nella fase a gironi i Blues si sono presi la loro vincendo eliminando il Benfica ai supplementari e poi altre due brasiliane, Palmeiras e Fluminense. Il tutto andando molto al di là di quelle che erano le previsioni della vigilia.
Qualunque cosa accada nella finale di domenica, il Chelsea uscirà dalla Coppa del Mondo del Club con oltre il 10% del premi totale da 1 miliardo di dollari., Perdendo sono non meno di 100 milioni, vincendo almeno il triplo: e la possibilità di fregiarsi del titolo di squadra campione del mondo per i prossimi quattro anni.
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Il tutto in un via vai molto complicato per Maresca e i suoi giocatori: i non internazionali del Chelsea hanno avuto una pausa di 10 giorni dopo aver vinto la finale della Conference League, ma altri sono entrati in competizione dopo aver rappresentato le loro squadre nazionali appena una settimana prima di partire per gli USA e devono ancora andare in vacanza. Alcuni di loro si sono lamentati del caldo estremo e di un’agenda di partite davvero troppo serrata.
Maresca è stato molto intelligente nel trasformare il lavoro in esperienza: i giocatori sono stati raggiunti da mogli e figli e si sono goduti tutti insieme ogni momento libero nelle varie città statunitensi. La dirigenza dei Blues si è occupata di tutto: allenamenti e trasferimenti, ma anche intrattenimento e alloggio per le famiglie dei giocatori.
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Anche il PSG ha dovuto fare i conti con qualche malumore. Ma gli enormi guadagni del club e dei giocatori pare abbiano messo tutti d’accordo e la squadra non ha avuto incertezze nel passare agilmente i turni a eliminazione diretta battendo Monterrey, Borussia Dortmund e soprattutto il Real Madrid in una dominata e senza discussioni con un autorevolissimo 4-0.
I nuovi acquisti, annunciati non senza qualche polemica da parte dei fan che hanno contestato una politica di firme giovani e a costi sostenibili da parte della proprietà si sono subito ben comportati: Liam Delap, Joao Pedro, Dario Essego e Mamadou Sarr hanno fatto il loro debutto – insieme a Andrey Santos e Aaron Anselmino, che erano già al club – proprio al Mondiale. E hannmo bene impressionato.
Luis Enrique punterà su un 4-3-3 fluido, con Hakimi e Mendes pronti a spingere sulle fasce. Il Chelsea dovrebbe rispondere con un 4-2-3-1, dove molto dipenderà dalla presenza (o meno) di Palmer. La chiave potrebbe essere il duello tra Ugarte e Fernandez in mediana, ma anche la capacità dei londinesi di contenere Mbappé senza snaturarsi.
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PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Dembelé, Doué, Kvaratskhelia. Allenatore: Luis Enrique
CHELSEA (4-2-3-1): Sanchez; Gusto, Tosin, Chalobah, Cucurella; Caicedo, Fernandez; Pedro Neto, Nkunku, Palmer; Joao Pedro. Allenatore: Enzo Maresca.
La finalissima del mondiale per club sarà trasmessa da DAZN in streaming e da Canale 5 in chiaro.
I bookmaker presentano il PSG come favorito, parigini dati per vincenti con quote intorno all’1.70, il Chelsea è proposto quasi al triplo. Da 4.70 in su, anche 5.20 in queste ultime ore. Più probabile la quota goal rispetto al no-goal.
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