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Salernitana, la retrocessione fa rumore: penalizzazione e ricorso, ora la Serie B rischia di essere a 21 squadre

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Redazione QNM

La Salernitana, retrocessa sul campo in Serie B, è ora al centro di una bufera giudiziaria che rischia di riscrivere i verdetti della stagione.

 Ufficialmente la Serie B si è conclusa domenica sera quando l’arbitro Doveri ha mandato tutti negli spogliatoi mentre sugli spalti e fuori dallo stadio Arechi infuriava la protesta dei tifosi della Salernitana.

Il momento della sospensione da parte di Doveri – Credits ANSA (qnm)

La partita di ritorno del playout contro la Sampdoria era sullo 0-2 per i blucerchiati, e la situazione intorno al 60’ è degenerata. Mancando le condizioni per proseguire la gara, tra lancio di oggetti, petardi e persino seggiolini, l’arbitro ha sospeso la gara in modo definitivo.

Salernitana retrocessa dopo la sconfitta a tavolino

Inevitabile la decisione del giudice sportivo Dopo gli scontri nel ritorno del playout contro la Sampdoria, il Giudice Sportivo ha inflitto lo 0-3 a tavolino e due gare a porte chiuse per la prossima stagione alla Salernitana. Il club campano ha annunciato ricorso, sostenendo l’irregolarità della decisione.

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Un ricorso che se accolto, aprirebbe la strada a una clamorosa Serie B a 21 squadre. Dunque, a un mese dalla fine del campionato che ha promosso Sassuolo, Cremonese e Pisa, tra giustizia sportiva, tensioni e strategie legali, il caso Salernitana agita il mondo del calcio italiano e alimenta nuovi dubbi sul sistema delle retrocessioni e dei playout.

Salernitana penalizzata, ma presenta ricorso

Il playout tra Salernitana e Sampdoria, anziché decretare l’ultima retrocessa in Serie C, ha innescato uno dei casi più intricati e controversi degli ultimi anni nel calcio italiano. Dopo gli episodi di violenza e caos durante la partita di ritorno all’Arechi, il Giudice Sportivo ha oltre allo 0-3 a tavolino a carico dei granata ha inflitto anche due giornate a porte chiuse per la prossima stagione. La Salernitana, al suo secondo tonfo consecutivo dopo la retrocessione dalla Serie A, tenta ora un’azione legale.

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La decisione è arrivata dopo un’attenta valutazione degli scontri e delle intemperanze verificatesi nel settore Curva Sud, che hanno portato all’interruzione della gara per circa 25 minuti. Nonostante la ripresa della partita, la tensione sugli spalti e il comportamento di una parte della tifoseria granata sono stati ritenuti sufficienti per infliggere una sconfitta a tavolino. Una sentenza che secondo alcuni osservatori sa di forzatura giuridica.

Il ricorso della Salernitana

Il club, attraverso i suoi legali, ha subito annunciato di voler impugnare il provvedimento. Secondo la tesi della Salernitana, il comportamento dei tifosi non avrebbe inciso direttamente sul risultato finale della partita, tanto da consentirne la conclusione. Inoltre, viene contestata la tempistica con cui si è arrivati al giudizio, troppo rapida per un caso così delicato. Il ricorso verrà discusso nelle prossime settimane, ma già da ora i possibili scenari stanno scatenando un effetto domino.

Salernitana in bilico

La società si gioca tutto. Ma lo scenario più clamoroso è però un altro: la possibile Serie B a 21 squadre. È una possibilità concreta che sta prendendo piede tra i vertici della Lega B, che stanno valutando l’eventualità di un campionato “anomalo” per tutelare i tempi e gli equilibri sportivi. Se il ricorso della Salernitana venisse accolto solo parzialmente – ad esempio invalidando la sconfitta a tavolino ma non riammettendo la squadra al posto della Sampdoria – la soluzione tecnica potrebbe essere l’ammissione di un club in più.

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Un’ipotesi che porterebbe inevitabilmente a una stagione con una squadra in più rispetto al format classico a 20. Ciò comporterebbe turni di riposo a rotazione e un calendario più complicato, ma eviterebbe ulteriori battaglie legali da parte della Salernitana o di altri club interessati.

I precedenti e i rischi

Non sarebbe la prima volta che il calcio italiano si trova a fare i conti con un format alterato per cause extracalcistiche. È già successo in passato, con campionati a numero dispari per via di ricorsi, esclusioni o fallimenti societari. Tuttavia, l’idea di una Serie B a 21 squadre non piace a molti, soprattutto per la difficoltà logistica e il rischio che si crei un precedente destabilizzante per le prossime stagioni.

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Inoltre, resta da capire quale sarà l’atteggiamento della FIGC e del Collegio di Garanzia del CONI, che dovrà esprimersi in ultima istanza sul ricorso. La Federazione potrebbe anche decidere di intervenire per “normalizzare” la situazione, magari proponendo un compromesso tra le parti.

Un’estate ad alta tensione

Quel che è certo è che l’estate della Salernitana sarà bollente. La società, retrocessa anche dalla Serie A e già impegnata nella difficile rifondazione tecnica e societaria, si trova ora a dover combattere su un altro fronte, quello giudiziario. Il futuro del club dipenderà anche dall’esito di questo ricorso, che potrebbe cambiare le carte in tavola non solo per i granata, ma per l’intero campionato cadetto.

Nel frattempo, la Lega B resta in attesa. Le prossime settimane saranno decisive per definire il quadro della prossima stagione. Ma l’impressione è che, ancora una volta, i verdetti del campo stiano per essere messi in discussione da quelli dei tribunali.

Redazione QNM

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupando di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.

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