Sotto di un gol contro l’Urawa Red Diamonds, l’Inter reagisce e ribalta tutto nel finale con Lautaro e Carboni. Chivu: “Ci abbiamo creduto fino all’ultimo”. Intanto Marotta frena le voci su Calhanoglu e conferma l’interesse per Bonny.
L’Inter risponde e conquista la sua prima vittoria al Mondiale per Club. Dopo il pari contro il Monterrey, serviva una scossa nel secondo match del Mondiale per Club, e la scossa è arrivata. Ma non senza patemi.
A Seattle, al Lumen Field dove nella notte tra martedì e mercoledì l’Inter affronterà anche il River Plate nel match più atteso della fase a gironi, i nerazzurri vanno sotto contro l’Urawa Red Diamonds ma riescono a capovolgere tutto nei minuti finali grazie a due uomini simbolo: il capitano Lautaro Martínez e il giovane Valentin Carboni.
Un 2-1 che rilancia le ambizioni di qualificazione e regala finalmente un sorriso a Cristian Chivu. Una partita che sostanzialmente ha raccontato molto più di un semplice risultato: la difficoltà di aprire una difesa chiusa e compatta, il rischio concreto di compromettere il percorso nel torneo ma, soprattutto, la capacità di non mollare mai.
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L’Urawa ha saputo colpire al momento giusto, ma l’Inter, pur imprecisa per larghi tratti, forse troppo sterile nonostante un larghissimo dominio nel possesso palla, ha mantenuto lucidità e aggressività fino all’ultimo. I cambi si sono rivelati determinanti, a partire proprio da Carboni, che si è preso la scena nel finale.
Il copione si è scritto già all’11’, quando Ryoma Watanabe, approfittando di una difesa troppo leggera, fulmina Sommer sul primo palo. Lo schiaffo ha stordito per un attimo i nerazzurri, ma ha anche avuto il merito di accenderli. Da lì in poi, l’Inter ha costruito e dominato: oltre l’80% di possesso palla e almeno 20 tiri totali, ma poca precisione e tante occasioni sprecate. Il primo tempo porta solo una traversa di Lautaro allo scadere e qualche occasione non molto concreta.
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Chivu ha atteso il momento giusto per cambiare marcia: dentro Frattesi, Mkhitaryan, poi anche Carboni. E proprio l’argentino è stato la chiave del match. Al 78’, cross morbido di Barella e magia volante di Lautaro: girata potente e 1-1. Quando tutto sembrava avviato verso un altro pareggio amaro, al 92’ Carboni ha raccolto un pallone sporco al limite dell’area e con un sinistro secco ha trafitto il portiere giapponese. Una gioia liberatoria, sotto gli occhi di Marotta e Zanetti in tribuna.
Nel post gara Cristian Chivu si è detto soddisfatto, ma non ha nascosto le difficoltà: “Ci abbiamo creduto fino in fondo, anche quando sembrava che non volesse entrare. Abbiamo avuto pazienza, siamo rimasti lucidi e alla fine l’abbiamo portata a casa. È una vittoria che ci dà fiducia”.
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Parole importanti anche per Carboni, sempre più al centro del progetto Inter: “Valentin ha talento e testa, si allena forte e oggi ha fatto la differenza in un momento delicato. Sono contento per lui: entrare in un match del genere e decidere non era facile”.
Il tecnico nerazzurro ha poi chiesto concentrazione in vista dell’ultimo match del girone, che sarà determinante per l’accesso ai quarti: “Il cammino dipende ancora da noi, non abbiamo fatto nulla. Ma vincere così ti dà morale e consapevolezza”.
Mentre la squadra fatica sul campo, fuori cresce l’attenzione sul futuro di Hakan Calhanoglu. Il regista turco, il cui contratto scade nel giugno del prossimo anno, è finito nei radar del Bayern Monaco. Anche il Galatasaray punta forte sul centrocampista. Ma l’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta ha voluto mettere un punto: “Calhanoglu fa parte del nostro progetto tecnico. Al momento non c’è alcuna offerta sul tavolo e, soprattutto, non ci ha comunicato la volontà di andare via. Se lo facesse, valuteremmo, ma ad oggi non c’è nulla”.
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Parole nette che rassicurano l’ambiente e confermano la volontà di trattenere uno dei cardini del centrocampo nerazzurro, reduce da una stagione di altissimo livello.
Parallelamente, Marotta ha ammesso un interesse concreto per Bonny, attaccante 21enne reduce da una buona stagione nel Parma, molto gradito anche a Chivu, ma ha frenato su eventuali sviluppi immediati: “È un giocatore che ci piace, ma non siamo in fase avanzata con nessuno”.
Con quattro punti in due partite e una crescita evidente in termini di gioco e determinazione, l’Inter ha ritrovato slancio. La vittoria sull’Urawa Red Diamonds, oltre al peso specifico in classifica, ha rafforzato il legame tra squadra, staff tecnico e tifosi. Chivu è stato confermato alla guida proprio per portare nuove energie e valorizzare la linea verde, e prestazioni come quella di Carboni sono la miglior risposta.
L’ultima sfida del girone contro il River Plate sarà cruciale, si gioca mercoledì notte alle 3 ora italiana sempre al Lumen Field di Seattle: una vittoria vorrebbe dire chiudere al primo posto.
Dal canto loro gli argentini non sono andati oltre lo 0-0 contro i messicani del Monterrey al termine di una partita molto spigolosa con tanti cartellini gialli che potrebbero costare cari alla squadra argentina: al 91′, Castano ha lasciato i suoi in dieci, dopo un doppio giallo. E sarà squalificato, come Enzo Pérez e Giuliano Galoppo, entrambi ammoniti e già diffidati, agevolando in qualche modo l’Inter, visto che il River sarà costretto a rinunciare ai tre centrocampisti titolari.
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