Un’altra novità, forse inattesa, per i viaggiatori che dovranno pagare ulteriormente per poter viaggiare all’interno dell’Europa e in modo specifico in un paese.
La notizia ha sorpreso un po’ tutti, anche perché tra pochi mesi sarà implementata e nessuno poteva immaginare una simile notizia e un tempo così ridotto per poter procedere.

Per viaggiare non solo bisognerà pagare ma bisognerà anche praticamente prenotare il proprio “posto” attraverso una domanda apposita.
Viaggi solo con prenotazione
A partire dal 2023 il Regno Unito implementa l’ETA un sistema che comporta per i viaggiatori stranieri l’obbligo di una domanda online a pagamento per entrare nelle città. Una questione particolare che mira sicuramente a digitalizzare i controlli e soprattutto i confini entro il 2025 ma che lascia impreparati i viaggiatori.
La nostra priorità numero uno è la sicurezza del confine del Regno Unito e con il lancio di ETA possiamo garantire che tutti coloro che desiderano recarsi nel Regno Unito abbiano il permesso di farlo prima del viaggio e rifiutare coloro che rappresentano una minaccia“, ha dichiarato il ministro dell’Interno britannico Priti.
Per presentare la domanda ci sarà bisogno di tutti i dati personali, informazioni sul passaporto e sulla sicurezza. Le richieste verranno elaborate in automatico e i viaggiatori riceveranno una risposto entro 2 o 3 giorni. La cosa particolare è che scaricare l’applicazione richiederà un costo che sarà quindi obbligatorio per tutti. Ci saranno ovviamente delle casistiche in cui varrà l’esenzione e quindi si potrà fare gratis.
Anche l’Europa si adegua
Anche l’Europa prevede di implementare una modalità di ingresso simile, un sistema di autorizzazione ai viaggi, ETIAS, che arriverà a novembre e costerà una tassa di 7 euro a persona tra i 18 e i 70 anni, salvo per coloro che sono esenti. Negli Stati Uniti c’è l’ESTA che a fronte di un pagamento di 21 dollari concede, per coloro che possono entrare nel Paese, un programma valido due anni.
Tutti i paesi stanno lavorando in questo senso seguendo proprio il modello degli Stati Uniti ma non si immaginava che in Europa accadesse così rapidamente e soprattutto che l’applicazione da scaricare potesse avere un costo accessorio. La notizia non farà felici i viaggiatori e potrebbe anche molto scoraggiare il turismo verso il Regno Unito dal momento che oltre al controllo dei passaporti ora ci sarà questa ulteriore opzione, tutti elementi che rendono più difficoltoso e gravoso il viaggio in termini di tempistiche ma anche a livello economico.