Simone Farrow, modella arrestata per traffico di droga [FOTO]

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Modella per professione e trafficante di droga per passione. Questa in poche parole la biografia di Simone Farrow, modella di fama internazionale conosciuta soprattutto per aver posato sul set di importanti aziende di costumi da bagno come Ed Hardy. A 37 anni evidentemente ha cercato di far compiere alla sua carriera il classico salto di qualità, bloccato però in Australia dall’intervento della Drug Enforcement Agency che l’ha tratta in arresto.

La Dea e le autorità internazionali hanno lavorato per mesi prima di intervenire e bloccare Simone Farrow con un’accusa piuttosto grave. La modella non si limitava infatti ad essere una pedina all’interno dell’ingranaggio della droga, ma viene additata come mente dell’intero progetto, capo di un traffico mondiale con base ad Hollywood, residenza ufficiale dell’avvenente 37enne. Solo nell’ultimo mese però le indagini hanno subito un’accelerazione, considerato anche che la Farrow ha fatto perdere le sue tracce lanciandosi in una fuga continua.

A tradirla definitivamente sarebbero state le tracce di cristalli di metilanfetamina che gli agenti hanno trovato nel suo appartamento a Sunset Boulevard, e peraltro la donna era già stata arrestata una prima volta, riuscendo però a cavarsela con una cauzione di 160mila dollari. Dopo l’arresto sono trapelati anche i primi particolari sull’intera vicenda: Simone Farrow utilizzava oltre 19 identità diverse e copriva le spedizioni di droga con FedEx come compravendita di prodotti da bagno, piccole fontane o pantaloni.

I soldi venivano versati direttamente sul suo conto di deposito alla National Australia Bank, cresciuto a dismisura in pochi mesi. Lei ovviamente nega tutto, e giustifica alias e fuga con una scusa vecchia come il cucco: “Qualcuno stava cercando di uccidermi“. Bella e intraprendente, non c’è che dire. A questo punto però viene il sospetto che per lungo tempo non la vedremo più sul set fotografico. E’ il caso quindi di ricordare il passato con una bella galleria fotografica di Simone Farrow.